Pantomime e politica disgustosa
Una città e altri cinquanta comuni minori hanno dovuto oggi alzare la voce, di fronte ai palazzi del potere romano, per ottenere (e chi sa se ce la
faranno) semplicemente un trattamento da terremotati uguali ad altri terremotati precedenti: umbri, machigiani, molisani. Solo e soltanto una sospensione delle tasse per un tempo squfficiente per riprendere fiato. Almeno qualtelli che avranno la forza di restare aquilani, senza emigrare si altrove.
Cosa che, al momento, a molti appare conveniente e stimolante. Se si ha un’età adatta, perchè non provare a vivere altrove? La pantomima di oggi disgusta, e non solo quelli che sono stati costretti a metterla in scena. Disgusta che in un paese civile (ma lo è ancora?) la gente e i suoi rappresentanti debbano scendere in piazza non per contestare qualcuno o qualcosa, il che è legittimo e talvolta doveroso, ma per reclamare un trattamento ad altri riservato, e agli aquilani negato. Se la politica, oggi, nel 2009, è questa, è digustosa. Nessuno si stupisca se in tanti se ne tengono lontani, come dagli affetti dal virus H1N1.
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