Prima di tutto, restiamo calmi


E’ furiosa la reazione della gente di Alba Adriatica contro i Rom. C’è chi
grida: “Non ero razzista, ci sono diventato”. E’ un atteggiamento serpeggiante, qualche volta persino giustificabile. Però come in tutte le situazioni difficili, prima di tutto occorre restare calmi e tentare di arginare gli impulsi peggiori. Alcuni esponenti Rom, non solo ad Alba, sono davvero persone sgradevoli, non perchè Rom, ma per come si comportano. Riflettiamo: non fanno peggio di tanti altri, senza stare a guardare le carte di identità. Ma uccidere la gente per la strada pestandola senza un motivo al mondo, non è tollerabile.
Tant’è vero che ad Alba, come altrove, non era mai accaduto. E non deve accadere. E’ questo che si deve pretendere da istituzioni e autorità di pubblica sicurezza. Se un sindaco (italiano), un certo Giuliani, riuscì a displinare New York, potranno sicuramente fare di meglio ad Alba e altrove, tutti luoghi diversi da New York, riteniamo, le autorità di pubblica sicurezza.
Abbiamo sentito e letto poche dichiarazioni, dopo il delitto di Alba, perchè i politici preferiscono evitare di esporsi quando c’è da essere seri. Ma soprattutto quando c’è da essere decisi e mostrare un minimo di polso. Dotare Alba e tutti gli altri centri affetti da delinquenza di strumenti, uomini e metodi adeguati a ridurre all’angolo prepotenti e delinquenti, che siano Rom o altri. Ecco cosa bisogna promettere e mantenere. Quando sentiremo promesse ferme e dignitose come queste? Aspettiamo il terzo delitto?



12 Novembre 2009

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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