I terremotati costano meno dei deputati


I terremoti sono per noi pane (amaro) quotidiano. L’INGV, istituto geofisico nazionale, è preposto a studiarli, rilevarli, registrarli. L’Italia è un paese ad altissima sismicità, praticamente si salva solo la Sardegna. Cosa si scopre durante il dibattito sul decreto 39? Che maggioranza e opposizione si trovano d’accordo sull’assunzione dei precari che lavorano all’INGV. E allora, malgrado guai, problemi, preoccupazioni, politici, chiacchieroni, cialtroni, ti scompisci dalle risate. Invece di piangere o impugnare un bastone da baseball e cominciare a menare come forsennati.
Infatti, apprendi che all’INGV ci sono tanti, tantissimi precari e che la politica si accorge di loro dopo il terremoto del 6 aprile, che costerà all’Italia almeno 10,5 miliardi di euro. Ma non è una gran somma, di fronte ai costi della politica: deputati, consiglieri regionali, presidenti, manager, tromboni su poltrone d’oro qua e là, ladroni di Stato più o meno ingattabuiati, ci costano enormemente di più. Non vi state scompisciando anche voi, pensando che nel paese di bengodi, il terremoto costa in fondo molto meno della politica, e chi se ne occupa è lavoratore precario?



16 Giugno 2009

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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