Vento di destra, altro che storie…
Il voto in Abruzzo, in Italia e in Europa spira con forza e direzioni differenti. In Abruzzo e in Europa, è centrodestra sostenuto. In Italia, Berlusca e i suoi sodali tengono, non trionfano, ma neppure debbono cospargersi di cenere i capelli. Finti, nel caso del Cavaliere. La verità , limitandoci a casa nostra, è che la destra non è un vento, ma un fortunale alquanto forzuto. In Abruzzo, a parte il caso L’Aquila (un suffragio quasi universale per Berlusconi, ma solo alle europee), nelle altre province il centrodestra pare, a dati parziali ma significativi, ormai, nella notte, poter vincere al primo turno. I presidenti uscenti e ricandidati, come Coletti e D’Agostino, annusano una brutta aria. Nelle province si cambia, timone voltato per marciare a destra, volante tutto girato se preferite l’auto, manubrio se scegliete moto e bici. Nei grandi comuni al centrosinistra non va meglio: Pescara e Teramo sono a destra, Giulianova resiste.
Da che dipenderà ? Voglia di cambiare? Insoddisfazione? Punizione per amministratori visti come insufficienti di fronte ai travagli di una società impoverita e anche incanaglita? Sarà un caso, ma le teste cadono proprio mentre il CRESA diffonde dati sempre peggiori sull’economia abruzzese. Come si dice sempre nelle case democratiche, hanno vinto legittimamente, ora governino. E’ piaciuta loro la bicicletta? Pedà lino.
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