Politici attenti, nessuno scippo


Il tempo che stiamo vivendo è uno spartiacque: prima del 6 aprile e dopo il 6 aprile. Nulla sarà come prima, tutto sarà un’altra cosa. Questo dobbiamo accettarlo, in attesa di un ritorno della città che – parlano chiaro progetti e programmi – ci sarà restituita fra anni. Ma parliamo della città di mura, pietre, mattoni, ferro e cemento. La realtà sociale ed economica esiste, è differente, difficile, problematica, ma esiste. Nel caos, sono possibili furbate e colpi di mano, e quindi scippi di uffici, dotazioni, persino istituzioni. Si parla di uffici finanziari e di corte d’appello, ma bisogna restare in guardia e vigili: potrebbero aversene altri, con pretesti e scuse. In Valle Peligna c’è un movimento che si adopera per una secessione verso la provincia di Pescara. E’ sintomo di malessere e di turbolenze pericolose. Attenti, politici di ogni colore e di ogni appartenenza, non solo aquilani: la gente non è disposta ad accettare coltellate alla schiena. Infatti, tali le considererebbe, se vi fossero davvero. Attenti, perchè qui si rischia grosso. Stavolta è questione di vita o di morte. Contro la natura non c’è da fare nulla. Contro le azioni umane, tutto. Sul tavolo verde da gioco la puntata è – chi sa di poker capirà – “resto”.



01 Giugno 2009

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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