Fare la spesa per decreto governativo


Siamo gente così strana, che occorre un decreto del Governo (quello arrivato oggi) per poter fare la spesa a casa nostra, usando cacio, carne, latte, salumi, pane, vino, olio, pasta, ortaggi e magari anche l’acqua minerale di Canistro (anche quella è prodotto locale, o no?), anzichè ciò che propongono grandi produttori e grandi commercianti di altre regioni. Ci voleva tanto a capirlo? Nessuno, se non noi, il Cospa, la Confcommercio e la Provincia, ci aveva pensanto prima? Qui ci sono da alimentare ogni giorno decine di migliaia di sfollati, e la spesa l’andavano a fare chi sa dove, pare in Lombardia o in Umbria… In Abruzzo non portiamo l’anello al naso, ma certe volte porgiamo il naso a chi vorrebbe applicarcelo. E bisogna alzare la voce per ottenere ciò che altri avevano già ottenuto: affari d’oro sulla disgrazia dei terremotati. Talvolta uno dice: meno male che comandano a Roma. Se dipendesse da qui, avresti voglia a strepitare…



22 Maggio 2009

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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