La PC non esisteva? La regione neppure


Daniela Stati, persona di ereditata stoffa politica, ha detto oggi in consiglio regionale: in Abruzzo la protezione civile “non esisteva”, non aveva soldi, non aveva organizzazione. Parole coraggiose, benchè sia presumibile che ora piovano strepiti, smentite, proteste, sdegni e il solito disgustoso brodo di giaculatorie e cachinni vuoti. Eppure, l’Abruzzo era ed è (senno di poi, ora lo sappiamo tutti…) terra sismica. Eppure, esistevano fior di documenti sul rischio sismico, inequivocabili richiami sulla pericolosità degli edifici (poi crollati), fior di dossier sempre occultati e insabbiati. Dopo le parole della Stati, ma soprattutto dopo la morte dell’area aquilana e il massacro di 300 innocenti, per non dire della devastazione morale, economica e sociale di tutti noi, forte e chiaro diciamo: siano chiamati a pagare tutti gli amministratori regionali di prima del sisma. Se la PC, come dice la Stati, “non esisteva”, nemmeno la regione esisteva, non esisteva l’Abruzzo istituzionale, non esistevano niente e nessuno. Ora ci sono città e paesi triturati e lapidi, ma forse piangere non ci basterà.



19 Maggio 2009

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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