Qui solo il Cospa ci vede chiaro


C’è un nuovo auriga sulla biga sgangherata dell’Abruzzo colpito dal sisma. E’ Dino Rossi, di Ofena, l’uomo che guida con pugno di ferro, arguzia, e anche umorismo (che non fa male) il Cospa, combattivo organo di rappresentanza di allevatori e agricoltori. Rossi alza polvere, grida, minaccia cortei di trattori, attacca e scoperchia pentole. E’ un ardimentoso, che al telefono al cronista dice spesso: “Bèh, mo ti lascio, io ho la campagna, ho da fare”.
Dino Rossi, gran combattente, vede chiaro, ed è l’unico. Dice: si acquistano tonnellate di prodotti ogni giorno per gli attendati a carico della protezione civile. Perchè ci si serve della grande distribuzione, anzichè comperare latte, formaggio, ortaggi, frutta, insaccati e ogni altro bene di Dio dai nostri contadini, allevatori, produttori, che stanno morendo di fame? Questa gente lavora e di lavoro vive, e sta affogando nel latte che non sa a chi dare. Oltre che nei debiti e nei problemi economici.
A questa domanda, nessuno ha risposto. Dai palazzi (in piedi) della Regione, ai sindaci, silenzio totale e forse anche imbarazzato. Qualcuno ha persino frapposto sconcertanti beghe burocratiche. Ma Dino Rossi ci vede bene: “O vi smucchiate, o vi travolgiamo con trattori, vacche, pecore e asini fin nei palazzi del potere”. Bravo Dino, sei un eroe, sei tutti noi. Vacci giù duro, siamo con te.



16 Maggio 2009

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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