Ora ricominciamo, ma dal cielo


Sì, forse sarà meglio scostarci da questa terra proterva e crudele, e ricominciare, ma dal cielo. Lo ha fatto un missile Zenith levatosi dal Pacifico, che ha messo in orbita a 36.000 km di altezza un satellite chiamato Sicral 1B. Opera, in buona parte, dell’azienda Thales Alenia Space, stabilimento dell’Aquila. Orgoglio della maestria di ingegneri e tecnici che vivono e lavorano in questa conca martirizzata. L’avvenimento è passato quasi inosservato, come sempre, perchè non ci è concesso neppure un minimo di orgoglio, ci tengono nascoste queste cose belle, mentre le brutte le sappiamo tutte nel rosario doloroso della tv e dei giornali.
Dimentichiamo, solo per oggi, ciò che è accaduto (e che sembra a tutti ancora un sogno perverso, uno di quelli che sembrano grondare un indicibile male e avvelenano i sonni) e pensiamo al cielo, a quel benefico marchingegno che vola guardando una Terra azzurra, immemore del dolore che la percorre in alcuni suoi angoli e recessi. Potessimo adagiarci nello spazio, dove vige solo la legge della fisica, e dove il veleno che ci angustia non è neppure pensabile. Potessimo. Ma fingiamo un momento solo che sia così.



21 Aprile 2009

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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