Collemaggio, cosa fare dell’area?


L’Aquila – (Nella foto Collemaggio com’è oggi: dalla breccia al fango) – Scrive il comitato 3e32: “Prendiamo atto con un certo stupore delle ultime dichiarazioni che il sindaco Massimo Cialente ha rilasciato alla trasmissione “ Sopra le righe” in onda su Tv1, riguardo la vendita dell’area di ColleMaggio. Riteniamo che una volta per tutte, tutti i vari soggetti coinvolti (Asl, Comune, Provincia, Regione) debbano comunicare alla cittadinanza cosa si vuol fare di quest’area. Saperlo è un diritto di tutti gli aquilani.
Un mese fa il sindaco dichiarò di avere l’intenzione di indire un referendum popolare riguardo la destinazione dell’area. Aspettiamo, con un certa curiosità, che lo faccia ufficialmente mentre la proposta sul regolamento della partecipazione giace da luglio 2010 sulla sua scrivania.
Inoltre Cialente parla di destinare il ricavato della vendita di ColleMaggio per la costruzione di un nuovo ospedale nonostante il Progetto Obiettivo per la tutela della salute mentale già dal 1994, recependo la legge 180/1978, sancisca che gli ex ospedali psichiatrici devono essere riqualificati, adibiti ad altro uso, venduti o affittati ed il ricavato deve essere devoluto per progetti sulla salute mentale. Dal canto nostro ribadiamo, come sempre, che ColleMaggio deve rimanere un’area pubblica, il suo parco accessibile e la destinazione debba essere anche quella sociale che riscatti la sofferenza che migliaia di uomini e donne hanno provato rinchiusi nel manicomio.
Solleviamo anche il dubbio sul triplice ruolo di Presidente della Regione Abruzzo, di Commissario delegato per la ricostruzione e di Commissario per la sanità del dott. Gianni Chiodi. La recente Finanziaria regionale da lui presentata e approvata dal Consiglio Regionale è l’esempio della scarsa cura con cui il Governatore vesta anche i panni di Commissario, dal momento che al fine di risanare il debito della sanità regionale, abbia predisposto la valorizzazione e dismissione degli immobili di proprietà della Regione, molti dei quali della Asl, ben sapendo che L’Aquila, al momento particolarmente bisognosa di spazi e patrimonio territoriale fruibile, sia il capoluogo di provincia abruzzese più ricco di patrimonio pubblico”.


14 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
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