Rapagnà, il punto della situazione
Pescara – Dal movimento Mia Casa riceviamo: “Ieri pomeriggio – dalle ore 15,30 in poi – si è tenuta presso la Sala Consiliare del Comune in Piazza Italia la annunciata conferenza stampa del Movimento Inquilini Assegnatari che da tantissimi anni lotta nella Regione Abruzzo per affermare e tutelare il “diritto alla casa”. E’ stato presentato il bilancio delle iniziative portate avanti nel corso del 2010 su tutto il territorio regionale e fatto il punto della situazione, illustrando le iniziative attualmente in atto a L’Aquila, Sulmona, Avezzano e Pescara, e quelle che verranno messe in campo in tutto l’Abruzzo nel corso del 2011.
Il Coordinatore regionale Pio Rapagnà ha ricordato come il Mia Casa d’Abruzzo, nel corso del 2010, abbia affrontato diverse e delicate “vertenze sindacali” in particolare con le ATER di L’Aquila e Pescara, e cercato di aiutare il Consiglio Regionale e le altre Istituzioni preposte a prendere in più seria considerazione e a risolvere, per quanto di competenza, gravi emergenze sociali ed umane direttamente legate alle pesanti e concrete conseguenze “materiali” del terremoto e ad annose problematiche, per troppi anni ingiustamente emarginate e trascurate dal dibattito politico-amministrativo e dall’intervento pubblico.
Grande rilevanza è stata data alla “grave irresponsabilità” dimostrate dalla classe politica e amministrativa abruzzese, prima, durante e dopo il terremoto del 6 aprile 2009 per quanto attiene in particolare ALLA SICUREZZA ANTISISMICA”, in particolare a L’Aquila, nei Comuni e nelle Province, dentro e fuori del cratere, nelle Città Capoluogo di Pescara, Teramo e Chieti:
Rapagnà ha ricordato che “nulla di nulla è stato fatto” da nessuno di coloro che ne hanno il compito e il dovere, mentre le Istituzioni regionali sono state e sono tutt’ora “latitanti e fuggiasche”, forse in attesa della prossima forte scossa che “metta così a posto le cose” e dica il fatto suo alle case, a cominciare da quelle di Edilizia Residenziale Pubblica realizzate nelle zone ad alto e altissimo rischio sismico.
MA, LA MAGGIOR PARTE DEGLI ORGANI DI INFORMAZIONE INVITATI NON E’ INTERVENUTA ALLA CONFERENZA STAMPA E NEMMENO HA ASSISTITO ALLA SUCCESSIVA ASSEMBLEA GENERALE DEI COMITATI PRESENTI E OPERANTI IN ABRUZZO, DENTRO E FUORI IL CRATERE DEL TERREMOTO! Cioè, vedendo i “resoconti” usciti sui giornali ed i servizi trasmessi dalle TV, si comprende chiaramente che la Conferenza Stampa del Mia Casa “è come se non ci fosse mai stata” (in termini giuridici e per le “sentenze della Magistratura” si utilizza la citazione latina “tam quam non esset”, ed è ciò che è effettivamente accaduto).
Noi abbiamo invitato gli Organi di Informazione perché li rispettiamo e li consideriamo strettamente legati al territorio e alla sua gente: PRENDIAMO ATTO CHE QUESTA NOSTRA STIMA E CONVINTO RISPETTO PER LA “FUNZIONE DEMOCRATICA” DEL SERVIZIO PUBBLICO DELLA INFORMAZIONE NON SONO RICAMBIATI DA CHI NON HA RICAMBIATO, E CE NE DOGLIAMO CON NOI STESSI CHE ANCORA CREDIAMO ALLA “FUNZIONE DEMOCRATICA E SOCIALE” DI CIO’ CHE FACCIAMO E ABBIAMO FATTO A L’AQUILA E IN ABRUZZO. FORZA E CORAGGIO! CHE IL PEGGIO, PER NOI, DEVE ANCORA ARRIVARE!”.
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