“Tribunale, ora ognuno si dia da fare”
Chieti – “L’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri che destina 7 milioni di euro ai lavori di ristrutturazione e ampliamento del Palazzo di Giustizia di Chieti è un passaggio decisivo verso la soluzione di un problema pressante. Da oggi inizia però una nuova fase, nella quale tutti i soggetti interessati dovranno fare la loro parte, stringendo al massimo i tempi”. Lo afferma il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio (nella foto) esprimendo grande soddisfazione per la decisione del Governo. “Abbiamo appreso che il Provveditorato regionale per le Opere Pubbliche ha avuto l’incarico di eseguire tutte le procedure: bene – aggiunge Di Giuseppantonio – la Provincia sarà di supporto all’attività del Provveditorato. Abbiamo già redatto ed è pronto il progetto preliminare dei lavori di ristrutturazione: lo mettiamo a disposizione di coloro che gestiranno la procedura. Così come siamo pronti a farci carico come Provincia della procedura qualora il Provveditorato Regionale dovesse decidere in tal senso, essendo la Provincia proprietaria dell’immobile. Aderendo poi all’auspicio che giunge da più parti, a cominciare dal Presidente del Tribunale Geremia Spiniello che molto si è impegnato perché si giungesse a questo punto, ma anche dall’Ordine degli Avvocati di Chieti e da tutti gli operatori, mi auguro che davvero entro la prossima primavera si possa procedere all’appalto dei lavori. Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati e ci sono stati vicini, per aver compreso le enormi difficoltà in cui, con metà del palazzo di giustizia inagibile a causa del lesioni provocate dal terremoto, si sono dovuti muovere negli ultimi 20 mesi giudici, magistrati, avvocati, impiegati e utenti”.
(Ndr) – L’esortazione del presidente giunge da un amministratore che ha una lunga esperienza e conosce bene le istituzioni e la politica. In Italia spesso si sprecano soldi e tempo in lungaggini, esitazioni, ritardi, intoppi burocratici che, in molti casi, appaiono soltanto utili a chi li inventa e di frappone. Si perde tempo per ricavarne lucro e benefici. Sarebbe il colmo se avvenisse proprio per il tribunale. Ma ai colmi, purtroppo, i cittadini sono abituati e con disincanto li temono e li prevedono. Auguriamoci con Di Giuseppantonio che non sia così questa volta almeno.
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