Scelli ed ex vip CRI condannati a risarcire


L’Aquila – L’on. Maurizio Scelli, nella foto, parlamentare di Sulmona, PdL, al momento dei fatti commissario straordinario della Croce Rossa Italiana, Aldo Smolizza e Virgilio Pandolfi, rispettivamente nello stesso ente ex capo Dipartimento risorse umane e Dipartimento amministrazione e patrimonio, sono stati condannati dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti del Lazio a rifondere complessivamente 3 milioni di euro, in relazione alle irregolarita’ connesse all’acquisizione di servizi e forniture informatiche. I fatti risalgono agli anni 2004, quando su benestare dei capi dipartimento l’on. Scelli diede il via libera alla stesura di due contratti con altrettante societa’ informatiche per la realizzazione di servizi per la comunicazione digitale. Analogo procedimento con l’accusa di abuso d’ufficio in concorso fu avviato al Tribunale penale di Roma , poi risolto con un’archiviazione nel 2007 perche’ il fatto non costituisce reato in quanto erano ritenuti preminenti gli interessi della Croce Rossa e quindi accusa carente sotto il profilo del dolo intenzionale. “In appello – riferisce all’Agi l’on. Scelli – mi auguro che i magistrati facciano piena chiarezza sulla vicenda. In due anni siamo partiti con processi che mi vedevano accusato di aver distratto 34 miloni di euro con tanto di assoluzioni e siamo finiti a 900mila euro. Non vorrei cominciare a pensare a una sorta di accanimento semplicemente perche’ sto con Silvio Berlusconi”.


12 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
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