“Ricostruzione, stallo inaccettabile”
L’Aquila – (di Pierpaolo Pietrucci, consigliere provinciale) – La mozione presentata ieri in conferenza stampa dal presidente del consiglio Carlo Benedetti e dal presidente della commissione Garanzia e Controllo Enzo Lombardi, relativa all’individuazione di un’area a fattibilità immediata nel centro storico dell’Aquila, è certamente un’iniziativa di grande rilievo, che pertanto presenterò, a mia volta, in commissione Ricostruzione della Provincia, allo scopo di avviare un percorso istituzionale sinergico a sostegno della proposta.
Come opportunamente rilevato dai due relatori della mozione, lo stallo in cui versa la ricostruzione del centro storico, a due anni dal sisma, è ormai inaccettabile e rischia di decretare la definitiva scomparsa di quello che era, e che deve tornare ad essere, il cuore pulsante e l’anima stessa della città dell’Aquila, oggi ridotta a un “non luogo”, quale quello delle periferie e della ricostruzione provvisoria, privo di storia e di identità.
La proposta è innovativa nella forma e nella sostanza, poiché individua un’area, costituita dall’asse principale corso Vittorio Emanuele – corso Federico II e zone limitrofe, che può essere restaurata in tempi accettabili e in cui l’assenza di edifici da demolire rende superabile il problema dei piani di ricostruzione e della querelle che ne è seguita tra organismi preposti, a vario titolo, alla ricostruzione. Il discorso relativo alla tempistica e alla modalità di esecuzione degli interventi, che Benedetti e Lombardi propongono di realizzare con procedimenti analoghi a quelli che hanno governato la costruzione del progetto Case, conferisce all’iniziativa la concretezza che è ormai determinante quando si parla di ricostruzione del centro storico.
Vorrei infine rimarcare che la condivisione della proposta anche da parte del capogruppo Pd in consiglio comunale Vito Albano, che ha sottoscritto il documento, inaugura un nuovo modo di fare politica in città, improntato al perseguimento di obiettivi comuni al di là di steccati e schieramenti. Questa sinergia è precisamente ciò che finora è mancato, costituendo un elemento di debolezza e aprendo la porta ad una strumentalizzazioni dei problemi che ha disorientato i cittadini, in una generale mancanza di chiarezza nelle risposte. È ora di cambiare passo e di presentarsi uniti davanti agli organismi di governo, a livello locale e nazionale, perché solo così si avrà la forza necessaria per costringere chi ha in mano il potere di decidere ad ascoltare la voce del territorio e ad affrontare il problema con la necessaria chiarezza e l’indispensabile certezza su tempi e finanziamenti.
Per questa ragione ritengo che la Provincia dell’Aquila, che ha a sua volta un ruolo importante nella ricostruzione, figuri come interlocutore e promotore di un’idea progettuale che può diventare una scommessa per riportare la città alla vita e per restituire agli aquilani il “loro luogo”.
Non c'è ancora nessun commento.