Ai commercianti aquilani non risponde nessuno


L’Aquila – Il consiglio provinciale di Confcommercio ha deciso di convocare un’assemblea pubblica entro il 20 giugno prossimo, data entro la quale “se non otterremo le risposte che attendiamo dalle Istituzioni interessate, saranno avviate forti iniziative di protesta, che coinvolgeranno le migliaia di imprese ancora ferme e che non sono a tutt’oggi, nella condizione di programmare né il proprio presente, né il loro futuro”. E’ l’impegno del presidente e del direttore di Confcommercio, Donatelli e Cioni.
“E’ stato infatti deciso di inviare una nota urgentissima al Sindaco, al Commissario straordinario, al Prefetto, alla Presidente della Provincia ed al Presidente della Regione, per sollecitare senza alcun indugio – chiede la Confcommercio – la necessità di dare finalmente risposte concrete ed immediate alle proposte avanzate ufficialmente, da quasi due mesi, all’amministrazione comunale (es. Piazza d’Armi), per soluzioni alternative alle attività di negozianti ed esercenti, dopo il sisma del 6 aprile scorso”.
La Confcommercio “ha preso atto dell’intensa e concreta attività sindacale e sociale svolta dall’associazione, dal personale e dal sistema nazionale e regionale della Confcommercio nel suo complesso, ed ha quindi deciso di rappresentare con forza a tutte le Istituzioni preposte, la necessità e l’urgenza di riaprire anche corridoi sicuri nel centro storico, che non può più essere considerato un’unica zona rossa, in modo da consentire, in condizioni di massima sicurezza, in tempi stretti, la riapertura delle attività produttive”.


08 Giugno 2009

Categoria : Economia
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