D’Amico non può essere sindaco di Morino
L’Aquila – Era ineleggibile alla carica di sindaco di Morino, secondo la Corte d’Appello, il vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico. La Corte ha stabilito la sua ineleggibilita’ e sancito l’immediata esecutivita’ dichiarando di fatto decaduto il sindaco. Il procedimento contro l’elezione di D’Amico e della sua lista alla guida del Comune della Valle Roveto era stato avviato dopo l’esito delle ultime elezioni amministrative di marzo dal candidato avversario, ex sindaco uscente, Antonio Mattei. Insieme ai candidati consiglieri della sua lista era stato battuto ma aveva presentato a luglio un ricorso, prima al tribunale di Avezzano, dove il giudice in primo grado aveva respinto l’istanza, e ora in appello, contro la sentenza del tribunale marsicano. Stavolta, secondo quanto stabilito dalla Corte, D’Amico dovra’ lasciare lo scranno di sindaco, ma non quello di vicepresidente del consiglio regionale, e in Comune dovrebbe insediarsi un Commissario prefettizio, in attesa di elezioni. Potrebbe pero’ essere presentato ricorso in Cassazione dai legali di D’Amico.
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