Accademia Immagine e ricostruzione

L’Aquila – (di Ermanno Giorgi, presidente associazione Rinascita) – Quanto sta accadendo intorno all’Accademia dell’Immagine (foto: la vecchia sede ormai inagibile) induce ad una riflessione più generale della condizione dell’Aquila post-terremoto. Sull’Accademia e sulla sua indiscutibile valenza per la nostra città è superfluo soffermarsi tanti sono gli attestati di stima espressi concretamente, da Bernardo Bertolucci a Marco Tullio Giordana, da Paola Cortellesi a tutte le istituzioni cinematografiche italiane, in primis al Ministero della Cultura.
Ciò che preoccupa è da una parte come non si attivino immediatamente tutte le procedure per consentire una serena riattivazione del percorso didattico oltre alla ricostruzione di un edificio importante per tutta la comunità studentesca, dall’altra a come il governo della nostra città dia l’idea che chiunque (vedi Squitieri) possa arrecare danno e non conforto senza nessuna indignata replica.
L’Aquila non può permettersi di perdere alcun pezzo della propria storia, tanto meno oggi dopo il sisma.
Il rilancio dell’economia passa anche per l’esaltazione di quei progetti, quei talenti, quelle competenze che nel tempo si sono espresse in loco.
Tanto più grave se non si blocca questo tentativo di depauperamento quanto più interessa settori indicati da tutti come fondamentali e ribaditi dall’Unione Europea in più sedi ad iniziare dal trattato di Lisbona: la formazione, la trasmissione del sapere, lo sviluppo dell’occupazione nel campo informatico.
L’auspicio è che le istituzioni politiche e gli aquilani tutti non dimentichino il proprio passato per costruire orgogliosamente un futuro più consapevole. Solo così si potranno fare delle macerie non più un ostacolo ma uno scalino per salire più in alto.