Borghezio: “Abruzzo peso morto per noi” – Apriti cielo, valanga di reazioni sdegnate


L’Aquila – (Le foto: i dichiaranti, in fondo Borghezio, in mezzo la valanga di reazioni che ha travolto il personaggio leghista) – “Ritengo i miei colleghi parlamentari leghisti e la Lega Nord una valida forza di governo responsabile e costruttiva che si e’ distinta per il contributo istituzionale e personale sulla tragedia che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile 2009. Cosa pero’ che non posso assolutamente dire su Borghezio, il quale, dimostrando di non conoscere affatto gli abruzzesi, trae conclusioni offensive, stupide e senza senso”. Lo afferma il coordinatore regionale abruzzese del Popolo della Liberta’, l’on. Filippo Piccone (nella foto). Borghezio – aggiunge – Piccone – “se vuole avere contezza della dignita’ degli abruzzesi puo’ tranquillamente venire e darci una mano per dimostrare le sue doti europee. Purtroppo – conclude Piccone – dobbiamo prendere atto che ci sono personaggi sulla scena politica che darebbero un grande contributo al Paese evitando uscite infelici come quelle di Borghezio il quale riesce a distinguersi solo per affermazioni offensive e sgradevoli”.

LA DESTRA: CALCI – “La prossima volta che l’on. Borghezio verra’ in Abruzzo lo prendero’ personalmente a calci nel sedere”. Lo afferma Luigi D’Eramo, segertario regionale de La destra e consigliere comunale a L’Aquila. “Un deputato europeo che rivolge accuse cosi infamanti agli aquilani e agli abruzzesi – rileva D’Eramo – non merita di rappresentare l’Italia in Europa. Le sue affermazioni in merito al terremoto, alla ricostruzione ed all’impegno della nostra comunita’ sono vomitevoli al pari di quelle della cricca di imprenditori che la notte del terremoto, intercettati al telefono, gioivano della tragedia; questi ultimi pregustando ricchi affari economici e Borghezio pensando di arricchire il suo pacchetto voti”.

DE SANTIS IDV – Le dichiarazioni dell’europarlamentare della Lega Nord contro le lamentele e le incapacità degli aquilani e degli abruzzesi, colpiti dal terremoto, sono irresponsabili e vergognose e danno il segnale della pochezza e dell’arroganza di una certa classe politica del Nord che ha fatto la sua fortuna con l’uso della volgarità e dell’offesa verso l’Italia al di sotto del Po. Il senso di responsabilità e la fermezza del popolo aquilano, nonostante le incertezze delle risorse e l’imposizione di decisioni centralistiche, avallate dalla Lega federalista, sono stati messi a dura prova in questi 19 mesi di sacrifici e di privazioni, ma resistono con dignità ad ogni provocazione. Lo dicde Lelio De Santis dell’IdV.

GIULIANTE – “Ci rendiamo conto della difficoltà di spiegare a Borghezio la differenza tra una “rapina” e un terremoto. Per comodità di ragionamento si potrebbe utilizzare un esempio. Se per molti anni ci si “consorzia” per eludere una legge (quote latte) a vantaggio di pochi e poi si scarica il costo della sanzione sugli italiani tutti, questa è la pianificazione di una “rapina”. Tale azione fa sorridere pochi e fa piangere gli italiani sul latte “non versato”. Chi subisce un terremoto ha forse qualche ragione in più per lamentarsi e comunque non se lo è cercato, voluto, né pianificato e l’accadimento ha fatto ridere solo qualcuno che al nord pensava agli affari che potevano essere fatti sulla ricostruzione dell’Aquila. Non abbiamo prove concrete sulla verosimiglianza dell’invettiva napoletana circa le virtù di Giulietta ma dopo aver sentito Borghezio è realistico pensare che Romeo fosse un po’… imbecille”.

UDC SCONCERTATO – “Sono sconcertato dalle affermazioni dell’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio sull’Abruzzo ‘peso morto’”. Lo dice il coordinatore regionale UDC Abruzzo Enrico Di Giuseppantonio. “Gli abruzzesi e gli italiani tutti – aggiunge – sanno che questa dichiarazione e’ scorretta e irrispettosa, ma soprattutto non rappresenta che una sola persona di fronte ai milioni di residenti del nord d’Italia che, dall’aprile scorso fino ad oggi, hanno sostenuto senza alcuna esitazione gli abitanti del cratere. Sono certo che non rappresenta nemmeno la dirigenza e l’elettorato della Lega. Proponga lui stesso idee concrete e fattibili per il rilancio dell’Aquila, non spari solo a zero”. “Invito Borghezio a fare una visita a L’Aquila – aggiunge Di Giuseppantonio – avra’ modo di constatare quanto le sue affermazioni siano frutto di una stucchevole politica fatta solo di attacchi strumentali, che distorcono la realta’ produttiva abruzzese e la percezione degli italiani nei confronti del dramma abruzzese”.

DI STEFANO – “Le affermazioni di Borghezio? Se non dicesse stupidaggini non saprebbe come balzare agli onori della cronaca. In ogni buona famiglia qualche problema c’e’ sempre: in casa della Lega si chiama proprio Borghezio”.
Cosi commenta il senatore PDL, Fabrizio Di Stefano le affermazioni del parlamentare europeo della Lega, Mario Borghezio.

PEZZOPANE – “Le affermazioni di Borghezio sono vergognose. Rispetto a un tale atto di vile e inaccettabile insulto a una popolazione che si e’ sempre dimostrata dignitosa e composta davanti alla sua immane tragedia, il governo e la Lega devono chiedere scusa agli aquilani e agli abruzzesi”. Questa la reazione dell’assessore comunale dell’Aquila all’Assistenza alla Popolazione Stefania Pezzopane, alla notizia delle dichiarazioni rese dall’esponente leghista sull’Abruzzo. “Del resto – ha dichiarato Stefania Pezzopane – da chi non riconosce il Tricolore e inneggia alla secessione, incitando da anni alle divisioni interne e all’odio razziale, c’e’ poco da aspettarsi. Tuttavia Borghezio, che pure ci ha abituato a volgarita’ e affermazioni insensate e paradossali, questa volta ha davvero passato il segno. Chiedere agli aquilani e agli abruzzesi uno scatto di dignita’, quando davanti al mondo intero abbiamo dato prova di una compostezza da tutti riconosciuta, e’ un insulto inaccettabile”. “Di prove di pazienza e di dignita’ – ha proseguito l’assessore – ne abbiamo date fin troppe e forse e’ proprio da questa decorosa condotta che qualcuno ha tratto l’idea che fossimo un popolo senza grinta a cui far digerire ogni iniquita’. Vorrei ricordare, tanto per fare un esempio, la triste vicenda dei tributi, che ci ha visto sottoposti a un trattamento estremamente iniquo rispetto ad altre popolazioni terremotate, i fondi per la ricostruzione che non ci sono, e quelli per l’assistenza alla popolazione che arrivano con il contagocce. La ricostruzione la stanno pagando gli aquilani, se lo ricordi Borghezio. Sono loro, i cittadini aquilani, che hanno anticipato i soldi per ricostruire case e attivita’, venendo rimborsati dopo due anni e a rate, sono loro che, senza incentivi per commercio e imprese, hanno riaperto negozi e attivita’ produttive, rischiando in prima persona, con il loro denaro, sono le amministrazioni locali, infine, a cominciare dal Comune dell’Aquila, che hanno anticipato fondi per svariati milioni di euro onde consentire di erogare i contributi di autonoma sistemazione, fondamentali per la popolazione”.

BUONTEMPO – “Borghezio non e’ assolutamente degno di essere l’erede di quei veneti, gente povera e dignitosa, che, con grande sacrificio e a volte rimettendoci la vita, contribuirono, con altissimo sentimento nazionale, alle bonifiche, a cominciare da quella del litorale romano”. E’ quanto dichiara Teodoro Buontempo, presidente de La Destra, che aggiunge: “In quel periodo, il Veneto era una delle Regioni piu’ povere d’Italia e dai cittadini del Lazio, dell’Abruzzo e del Centro Italia i veneti furono accolti con rispetto e solidarieta’. Oggi nelle terre di bonifica vivono migliaia di famiglie venete, le quali, al pari del popolo abruzzese, sono sempre state caratterizzate da laboriosita’, rispetto degli altri, amore per il lavoro e per l’Italia. Le dichiarazioni di Borghezio di oggi non solo offendono il popolo abruzzese, ma rappresentano anche un boicottaggio verso quel federalismo solidale di cui molti esponenti della Lega parlano e col quale hanno convinto tanti italiani che con il federalismo si rafforza l’unita’ d’Italia: le parole di Borghezio confermano che si rischia di andare su un percorso opposto. Consiglierei ai sindaci abruzzesi di dichiarare Borghezio cittadino indesiderabile, promuovendo un gemellaggio tra il capoluogo abruzzese e quello veneto, in nome di valori comuni, tipici di una societa’ basata sul lavoro, sul sacrificio e sul progresso, con l’impegno reciproco di bandire idee e personaggi non degni neppure di essere chiamati italiani”.

DEL CORVO SDEGNATO – Il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, esprime sdegno verso le parole del leghista Mario Borghezio, che nel corso di un programma ha fatto dichiarazioni sconcertanti sugli abruzzesi che hanno subi’to le tragiche conseguenze del sisma del 6 aprile. “Trovo assolutamente fuori luogo la posizione espressa da Borghezio in merito alle vicende che hanno riguardato gli abruzzesi colpiti dal terremoto – si legge in una nota del presidente Del Corvo – posizione che non tiene, in alcun modo, conto delle sofferenze e della pesante situazione in cui si sono trovati e dalla quale stanno tutt’ora cercando di riemergere. Lo stesso Borghezio, con le sue asserzioni, – prosegue Del Corvo – lede gravemente alla dignita’ degli abruzzesi, che anche in una condizione tragica, hanno saputo trovare il coraggio di rialzarsi, cercando di mantenere sempre viva l’attenzione, spinti dal reale timore di essere dimenticati”.

EVANGELISTA – “Le affermazioni meschine e farneticanti dell’onorevole Borghezio che offendono l’intera comunita’ aquilana ed abruzzese, la dicono lunga circa le difficolta’ e gli ostacoli che una Regione flagellata da una calamita’ senza pari dovra’ affrontare in futuro per avere nient’altro che il giusto riconoscimento di diritti e sostegni gia’ garantiti in situazioni analoghe per altri territori nazionali.” E’ quanto afferma Bruno Evangelista, portavoce regionale abruzzese di Alleanza per l’Italia. “L’inserimento all’ultimo minuto, d’altra parte, nel Milleproroghe dell’atteso rinvio di restituzione delle tasse, tutt’ora senza effettiva copertura finanziaria, evidenzi a in maniera preoccupante il rischio di un graduale disimpegno del Governo dai suoi obblighi. Il Borghezio – pensiero – osserva infine Evangelista – e’ tanto piu’ pericoloso se si considera il crescente ed assoluto condizionamento che la Lega ormai esercita sul Governo Berlusconi, incapace di reagire ad una rozza cultura leghista antimeridionale financo alla vigilia dell’imminente voto sul federalismo tanto caro ai parlamentari leghisti”.

DI STANISLAO – “E’ un affronto e una vergogna per l’Abruzzo e per tutto il Paese. Le affermazioni di Borghezio non meriterebbero nessun commento e nessuna considerazione, ma gli abruzzesi hanno sofferto e subito troppo per lasciar cadere a vuoto le sue ignobili dichiarazioni.” Dura la replica del deputato abruzzese dell’Italia dei Valori Augusto Di Stanislao. “Se l’Abruzzo e le Regioni del sud sono un problema per Borghezio – dice Di Stanislao – allora potrebbe trovarci buoni motivi per emigrare all’estero cosi’ si’ che l’Italia avrebbe un peso morto di meno! Credo che Borghezio non sappia neanche esattamente dove sia L’Aquila, come era prima del terremoto e com’e’ diventata dopo. Ritengo che non sappia nulla di cosa sia stato fatto e di cosa manchi ancora, ignora totalmente le problematiche dei cittadini terremotati e che condizioni si trovano ancora a dover vivere. Ma non e’ questo il dramma maggiore, ci troviamo di fronte ad una totale mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini offesi gratuitamente da una persona che ha dimostrato di non essere un loro concittadino e l’Abruzzo, il sud, come tutte le altre Regioni sono le risorse di questa Italia che lui e il suo partito cercano in tutti i modi di smantellare.

CHIODI ALLIBITO – Si e’ detto “incredulo ed allibito” il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, dinanzi alle parole dell’esponente leghista, Mario Borghezio, che in mattinata aveva bollato l’Abruzzo come “un peso morto per noi”. “Borghezio evidentemente – replica il presidente – non e’ affatto informato sulla situazione del nostro territorio. Nei due anni di governo del centrodestra sono stati raggiunti risultati encomiabili: abbiamo ridotto l’indebitamento del 12 per cento; siamo stati l’unica Regione ad aver tagliato i costi della politica attraverso la diminuzione dei compensi dei consiglieri; abbiamo ridotto il numero delle Asl, delle Comunita’ montane, delle societa’ partecipate e dei pesanti cda; il nostro piano di riorganizzazione del sistema sanitario e’ stato preso a modello per tutto il Paese; abbiamo portato lo sviluppo imprenditoriale ad un tasso di crescita superiore alla media nazionale”. “Come puo’ essere considerata un ‘peso morto’ una regione con tali credenziali? – chiede il presidente – Una regione cui molti dovrebbero guardare come esempio”. “Quanto al terremoto – aggiunge Chiodi – L’Aquila e gli aquilani hanno avuto una reazione composta, dignitosa ed attiva. La gente aquilana non e’ lamentosa ed irriconoscente come sparute frange strumentalizzate vogliono far sembrare. Borghezio forse ignora che il terremoto, che ha annientato un’intera citta’, dal punto di vista urbano e sociale, bloccando di fatto tutte le attivita’ commerciali, imprenditoriali, professionali ed economiche, ha aggravato una situazione che, come altrove, gia’ risentiva di una forte crisi finanziaria mondiale”.

DE MATTEIS – “Le folkloristiche ed estemporanee affermazioni del rappresentante della Lega Nord Mario Borghezio testimoniano essenzialmente due fatti: la totale ignoranza in ordine all’attuale situazione delle aree terremotate ed una preoccupante ed inaccettabile tendenza alla generalizzazione frutto di una mai sopita propensione ad esercitare verbalmente luoghi comuni”. E’ il commento del Vice Presidente Vicario del Consiglio Regionale Giorgio De Matteis alle dichiarazioni dell’esponente della Lega Nord, che aveva parlato dell’Abruzzo terremotato come “un peso morto per l’Italia”. “Se e’ vero – sottolinea De Matteis – che l’amministrazione comunale aquilana e’ assolutamente insufficiente nel gestire una contingenza ed una programmazione di siffatta portata, e’ altrettanto vero che e’ inammissibile la generalizzazione e la messa in dubbio dell’assoluta dignita’ e correttezza della popolazione aquilana”.

LOLLI – “Borghezio prima di parlare e di vomitare i suoi insulti farebbe bene ad informarsi sulle ‘tante’ cose avute dai terremotati abruzzesi rispetto ad altri”. Lo dice il deputato del Pd Giovannni Lolli. “Potrebbe, per esempio – aggiunge – leggere il testo dell’ultima norma appena approvata: il ‘milleproroghe’. Scoprira’ che la sospensione del pagamento delle tasse per gli alluvionati del Veneto e’ stata regolarmente e giustamente provvista di copertura finanziaria mentre la sospensione per sei mesi della restituzione (e non del pagamento) di quello che non abbiamo pagato nello scorso anno non e’ provvista di nessuna copertura finanziaria. Tutto questo nonostante il Parlamento abbia votato all’unanimita’ una mozione ed il Presidente del Consiglio abbia solennemente e pubblicamente annunciato che i terremotati aquilani sarebbero stati trattati come i gli terremotati di Umbria, Marche e Molise oltre che gli alluvionati di Alessandria, i quali hanno restituito le tasse non pagate dopo molti anni e con una fortissima decurtazione Prima di pensare a noi come dei privilegiati – conclude l’on. Lolli – Borghezio si venga a fare una camminata e cerchi di verificare di persona come stiamo e come siamo stati trattati”.

PD E IDV – Pd e Idv attaccano l’europarlamentare leghista, Mario Borghezio per le sue parole sull’Abruzzo: “Borghezio chieda scusa immediatamente ai terremotati dell’Abruzzo perche’ ha offeso la sofferenza dei vivi e il ricordo dei morti – dice il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando – un peso morto per lo Stato e per gli italiani non sono gli abruzzesi, ma e’ Borghezio e i leghisti come lui. Il Carroccio si dissoci dalle inqualificabili parole dell’europarlamentare e chieda scusa ai poveri cittadini abruzzesi che, oltre alla grave tragedia subita e alle mille promesse non mantenute da questo governo, ora si devono anche sentire gli oltraggi di persone come Borghezio”. “Borghezio si domandi come mai Berlusconi ha cessato le passerelle mediatiche a L’Aquila – continua – e perche’ le macerie sono ancora nel centro storico dove non e’ mai iniziata la ricostruzione”. “Il governo sconfessi e chieda scusa per le deliranti dichiarazioni di Borghezio sull’Abruzzo”, chiede il senatore abruzzese del Pd, Luigi Lusi. “Un oltraggio insopportabile per l’Abruzzo definito un ‘peso morto’ e per l’Italia, rappresentata in Europa da un simile personaggio – sottolinea Lusi – Sarebbe il caso che la maggioranza prendesse le distanze in maniera decisa da simili esternazioni che sono un offesa per una regione fiera che non si merita di essere dileggiata da questa gente”.

ECCO COSA HA DETTO BORGHEZIO: “Questa parte del Paese non cambia mai, l’Abruzzo e’ un peso morto per noi come tutto il Sud. C’e’ bisogno di uno scatto di dignita’ degli abruzzesi. E’ sano realismo padano”. Lo dice, nel testo diffuso da KlausCondicio dell’intervista su Youtube, l’eurodeputato Mario Borghezio. “Il comportamento di molte parti delle zone terremotate dell’Abruzzo – aggiunge l’esponente leghista – e’ stato singolare, abbiamo assistito per mesi a lamentele e sceneggiate. Eccezioni – osserva – ci sono dappertutto, ma complessivamente e’ stata un po’ una riedizione rivista e corretta dell’Irpinia: prevale sempre l’attesa degli aiuti, non ci sono importanti iniziative autonome di ripresa”. “L’Italia profonda non cambia mai, io non mi faccio illusioni, e’ un sano realismo padano. Questa parte del Paese – aggiunge – e’ un peso morto per noi”.


10 Gennaio 2011

Categoria : Politica
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