Abbandonare la città


L’Aquila – (di Gianfranco Giustizieri) – UN’IDEA E UN RIVOLO MALEODORANTE – Un pensiero continuo mi perseguita da alcuni giorni ed è vano ogni sforzo persuasivo di allontanarlo: lasciare L’Aquila ed andare altrove alla ricerca di una quotidianità perduta.
La radice che sta scavando nell’anima e nel cuore e va intaccando la logicità del pensiero ha origine, forse come ogni cosa, da un evento secondario non dettato dall’emergenza del sisma con cui siamo costretti a convivere.
Nasce da un rivolo d’acqua, continuo, maleodorante, che segue il corso della strada, curva nelle sue pendenze, s’inoltra per centinaia di metri fino alle soglie delle case, si ramifica per scendere negli orti e nei giardini, fino a raggiungere la pianura della piccola piazza e disperdersi in un acciottolato, percorso da un passaggio continuo di macchine che gettano intorno non salubri spruzzi.
Nasce dallo stesso rivolo d’acqua che fatico a scansare nel mio quotidiano percorso, il suo corso costeggia il margine della strada ed è facile, nel buio della sera, lasciare le proprie impronte che l’acqua trascina via.
Nasce da un tombino di fogna, squarciato da un improvvido autista alla ricerca di impossibile parcheggio.
Nasce dall’incuria dell’Istituzione che si credeva delegata al problema e che dopo continue sollecitazioni e sopralluoghi scopre la propria incompetenza su una fogna definita “berlusconiana”.
Nasce da un centralino comunale che squilla, squilla e squilla a vuoto, per indirizzare il giusto reclamo e cercare di fermare questo maledetto rivolo, ormai perenne.
Nasce da continue rassicurazioni di interventi immediati che si perdono in un tempo che lo scorrere dei giorni porta sempre più lontani.
Nasce da un’amarezza senza fondo per una città trascurata dove i cassonetti della spazzatura traboccano fino ad impossibili capienze, circondati da rigogliosi lasciti di ingombranti rifiuti.
Nasce da piccole cose che sembra impossibile affrontare, da una passeggiata al tiepido sole invernale che vorresti godere ma che, nel guardarti intorno, ti fa pensare.
Ecco perché sto pensando di lasciare…
PS. Per chi vuol più sapere: il piccolo maledetto perenne rivolo scorre tranquillo da ormai una settimana in quel di Coppito.


10 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
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