Funivia in tilt…(3): riprese corse

L’Aquila – Poco dopo le 13, riparato il guasto, la funivia del Gran Sasso è stata rimessa in funzione: una corsa ogni 30 minuti, per servire quei pochi che, dopo aver atteso infuriati alcune ore, sono rimasti per tentare di sciare. Davvero arrabbiati gli sciatori, e c’è chi annuncia azioni legali per il recupero dei 1300 abbonamenti pagati al Centro turistico del Gran Sasso. La stagione che doveva cominciare il 23, poi il 29 dicembre, comincia l’8 gennaio, ad oltre la metà del tempo utile per fruire della neve. Per quel poco che si riesce a sapere, la funivia non avrebbe potuto decollare questa mattina a causa di un mancato ok dal sistema di controllo: una spia rossa che ha indotto i responsabili a bloccare le cabine. Un guasto elettrico, un’infiltrazione di acqua, qualcosa del genere, sicuramente di una banalità sconcertante, tanto da comportare seri dubbi. Li ha anche il presidente del CTGS Miconi, che dichiara in tv: “Non so cosa pensare, non so cosa dire. Spiegazioni non ne trovo, comincio a supporre che qualcuno ce l’abbia con noi…”. Parole gravi, tali da richiedere accertamenti, o meglio un’inchiesta.
Cosa si legge sul sito del Centro turistico alle 14 e 20, guasto risolto, funivia ripartita? Niente di niente: sempre la scritta “comunicato di servizio” seguita da niente di niente. Forse il presidente Miconi dovrebbe cominciare da dentro il CTGS a capire cos’è che non funziona, che anzi mette in ridicolo il Centro, L’Aquila intera e il suo scalcagnato, malconcio, decadente Gran Sasso.