Provincia? “Pronta ed efficiente” – Ma altrove carte e progetti si arenano e si bloccano


L’Aquila - LAVORI SCOLASTICI PER 5 MILIONI E ACCORDO ALENIA – “I SINDACI SIANO PIU’ DETERMINATI” - (Nelle foto il presidente Del Corvo e lo stemma della Provincia) – La Provincia dell’Aquila è pronta, rapida ed efficiente. Potrebbe fare di più se alcuni sindaci lo fossero altrettanto nelle scelte, se facessero sapere in tempi accettabili dove e come realizzare gli insediamenti: decisioni che spesso tardano o non arrivano. Come sempre, la palude in cui affondano gli eventi sono i comuni. E’ la sintesi della conferenza stampa di questa mattina del presidente Antonio Del Corvo, che ha tirato le somme del lavoro svolto nei pochi mesi tra oggi e l’inizio del mandato elettorale. La Provincia – ha detto il presidente – “è impegnata fortemente e decisamente nella ricostruzione delle aree terremotate e sta lavorando al massimo delle proprie possibilità, pur tra difficoltà e ritardi di altri”. Del Corvo parla per la prima volta, e porta fatti. 5 milioni sono stati spesi – attinti dalle risorse dell’ente – in lavori scolastici in tutto il territorio, altri 31 sono disponibili su progetti pronti e già presentati. Nessuna perdita di tempo, ma anzi tempi ristretti per quanto consentono le norme in vigore. L’obiettivo di maggiore profilo anche economico e sociale è, secondo il presidente, l’accordo di programma per l’insediamento del nuovo stabilimento Thales Alenia, quasi 50 milioni di investimento e 450 posti di lavoro: persone da riportare a L’Aquila, che attualmente vivono e lavorano in varie località. L’accordo è stato raggiunto e firmato nel minimo tempo pissibile, e se vi sono stati ritardi, si debbono a chi non decideva sul dove e sul come localizzare lo stabilimento, mentre Thlaes Alenia aspettava con pazienza e anche con stupore: difficile capire come una città terremotata perda tempo di fronte ad un’iniziativa di tale peso e spessore.
“La ricostruzione ci prende al massimo – ha detto Del Corvo – e facciamo tutto ciò che ci compete. I sindaci siano più determinati nelle scelte sul dove localizzare, scelte urbanistiche”. Come dire: i problema, quando c’è, è dentro gli edifici comunali. La diplomazia di Del Corvo gli impedisce di essere più chiaro, ma chi ha esperienza, soprattutto a L’Aquila, sa che è sempre stata, e ancora è, città delle incompiute, che spuntano una dopo l’altra e sgomentano: l’ultimo caso, quello della strada lungo il fiume a Pile. Lavori fermi, nessuno sa perchè. E per colpa di chi. Ma tutti immaginano e conoscendo il passato, capiscono.


07 Gennaio 2011

Categoria : Cronaca
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