Disoccupazione giovani: un vero abisso
L’Aquila – ESSENZIALI PROROGHE A TUTTI I PRECARI – Resta stabile all’8,7% il tasso di disoccupazione italiano a novembre. Lo comunica l’Istat, sulla base di stime provvisorie, segnalando che fuori dagli arrotondamenti il tasso dei senza lavoro risulta in lieve calo dall’8,729% all’8,678%. Ad aumentare e’ invece la disoccupazione giovanile: il tasso si e’ attestato al 28,9%, con un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto a ottobre e di 2,4 punti rispetto a novembre 2009. Anche in questo caso si tratta di un livello record dal 2004. Tale allarmante situazione, che fa apparire risibile ogni tipo di notizia su una ipotetica “ripresa” (comunque nelle feste natalizie non se ne sono avvertite), è sicuramente ancora più grave in Abruzzo e gravissima nell’Aquilano, inteso come cratere sismico. Qui i dati della disoccupazione, della cassa integrazione, del crollo commerciale e artigianale, sono desolanti.
Questo il quadro nazionale e locale, di per sè inquietante, addirittura drammatico nell’Aquilano. Appare a tutti assurdo, contrario ad ogni razionalità , parlare di precari che non vengono prorogati: almeno prorogati, e per periodi sufficienti a garantire un reddito nei mesi e nei due o tre anni futuri. Infierire sui precari nellè’area aquilana, significa distruggere il tessuto sociale. Occorre quindi che le istituzioni e le autorità ottengano dal governo un regime speciale, immediato, per l’area aquilana: non solo la ricerca di lavoro da garantire ai disoccupati o agli inoccupatim na proroghe per i precari e percorsi di stabilizzazione. Se non ci sarà lavoro, i mille aquilani che se ne sono andati (come risulta dalle cifre ufficiali, ma sono certamente molti di più), diventeranno molte migliaia. Primo strumento di ripresa è la garanzia di un reddito. E’ di questo che l’area aquilana ha urgente, assoluto bisogno, prima di implodere definitivamente in una devstazione sociale, economica e psicologica che sarebbe una campana a morto.
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