Incontri sulla “genitorialità”
Rosciano – (di Cristina Mosca) – «Dammi un pugno, e dammelo forte». Sapevo che gli psicologi sono un po’ matti, ma non mi aspettavo questo. Riccardo Bucciarelli ha appoggiato il gomito al tavolino e mi dà l’alt con il palmo della mano; con il mio pugno dovrei centrarlo. «Non avere paura», mi sprona. Obbedisco.
Al primo tentativo lui scansa il braccio, lasciando che il mio colpo vada a vuoto; al secondo mi blocca stringendomi il pugno con il suo, tanto forte che d’istinto cerco di tirare via la mano; al terzo contrappone la sua forza alla mia, lasciando il palmo aperto. È un esercizio che riproporrà anche in uno dei laboratori esperienziali di “Emozioni con-tatto”, incontri di sensibilizzazione alla genitorialità organizzati dall’associazione Arte Suoni Colori a partire dal 15 gennaio nel Centro culturale Esploratorio a Villa Oliveti di Rosciano.
«Con gli adolescenti funziona così – mi spiega – In loro predomina l’istinto, hanno la necessità di misurare i propri limiti, di opporre la propria forza. Quando ho schivato il tuo colpo cosa hai provato? È lo stesso senso di sconfitta che un figlio prova di fronte all’indifferenza o al lassismo dei genitori. Cosa hai provato quando invece ti ho bloccata? Altrettanto, genitori troppo ansiosi o repressivi possono stimolare l’aggressività dell’adolescente. Quando ho risposto con la forza misurandola sulla tua, ti sei sentita invece forte: anche l’adolescente ha bisogno di testare i suoi limiti, perciò la coppia deve fare scudo di fronte alla ribellione propria di quell’età. Molti genitori si spaventano, non riconoscono più il loro ragazzo, lo trovano cambiato, sempre arrabbiato… ma non c’è da aver paura: la cosa più giusta da fare è essere compatti, permettergli il confronto e soprattutto mantenere aperto il dialogo».
I tre incontri saranno gratuiti e sono stati pensato dalla presidente dell’ASC Stefania Silvidii in risposta alle esigenze dei genitori che frequentano l’associazione: i laboratori esperienziali aiuteranno le coppie a cercare risposte sulla genitorialità, sull’ascolto e sul ruolo dell’educatore.
«I genitori non devono mai perdere né l’autorevolezza né la compattezza – ammonisce Bucciarelli, esperto in disturbi d’ansia e problemi di coppia – e quindi non cedere di fronte alle scenate al supermercato o alla tentazione di abituare i piccoli a dormire nel lettone. Mai contraddirsi a vicenda davanti ai figli: i problemi di gestione con la prole spesso sono un riflesso di un problema di coppia non riconosciuto. Il primo passo? Mettersi in discussione».
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