L’amore, l’anima, il dolore – Smarrimento


L’Aquila – Da Vincenzo Vittorini riceviamo questo toccante insieme di pensieri e sensazioni, del quale lo ringraziamo: “Lo vedo e lo sento negli occhi della nostra gente. A 21 mesi da quella orribile notte sono tornato sul “cratere” della mia casa e lì ho pensato,ricordato,sentito i nostri odori,i battiti della nostra vita prima del 6 aprile. Lì sento forte Claudia e Fabrizia e lì sento forte dentro di me il dolore immenso per non aver fatto nulla quella notte per salvarle:bastava uscire di casa!! E dentro di me il dolore per una scelta sbagliata è immenso! E dentro di me il dolore per non poter vedere mai più il loro sorriso,sentire il loro abbraccio e la loro voce è infinito e lacerante.
Ma bisogna vivere e non solo sopravvivere. Ed allora da quella notte mi sono posto degli obiettivi. Il primo e più importante è solo mio,gli altri anche di tutti noi,spero.
Federico! Farlo crescere bene,autonomo,forte e con gli ideali che avevano la sua splendida mamma e la sua splendida sorellina. Ideali basati su un amore grande per il prossimo. Cerco di portare avanti tutto ciò che avevamo impostato con Claudia. A volte mi sembra di non riuscirci,ma poi penso a lei ed a bambi e mi ricarico. Federico deve essere un ragazzo libero di vivere la sua vita pienamente,certo sempre con un’ombra nel cuore che si porterà sempre per il dolore infinito della perdita della mamma e della sorellina. Ma Loro vivono in lui,per sempre.
La Verità! Senza la verità sulle cause che hanno provocato una strage non ci può essere futuro per nessuno. Senza trovare e capire gli Errori non si può ricostruire materialmente e socialmente una Comunità. Verità e non giustizialismo. E’ arrivato il momento che in Italia vengano dette le tante verità delle stragi del nostro Paese,fra cui la nostra strage. E’ arrivato il momento di sapere il perché e di accertare le responsabilità. E non è e non deve essere un assillo,un’idea fissa. Ma la voglia di scardinare una mentalità tutta italiana di mettere a tacere le cose. Così purtroppo non si cresce e ci si espone al ripetersi di cose orribili.
La Ricostruzione Sicura! Affinchè questi orrori che stiamo vivendo da 21 mesi non accadano più. Diventiamo allora il simbolo di una nuova vita improntata non tanto a pensare all’oggi,ma al domani,soprattutto di chi verrà dopo di noi per garantire loro la Vita qualunque cosa potrà accadere. Altrimenti qui,ma in tutto il nostro Paese,accadranno di nuovo orrori imputabili alle nostre scelte sbagliate di oggi. Abbiamo l’occasione di far tornare a vivere la nostra città come simbolo,emblema,di una città storica riedificata con le più moderne tecnologie antisismiche. Ed allora puntiamo a questo per dare l’esempio a tutta l’Italia.
Ricordare! Non significa piangere né piangersi addosso. Ma significa avere sempre nella mente e nel cuore i nostri cari che non ci sono più. Significa amarli non senza un fine. Il fine è ricordare e trasformare il dolore in cose positive per evitare altri lutti.
In questi giorni ascolto una canzone che piace tanto a Federico. E’ di Marco Mengoni:” In un giorno qualunque”. E dice cose molto belle: “Vedi si rimane in piedi,anche se tu non ci credi….anche se non respiro e non ti vedo più……in un giorno qualunque dove non ci sei tu….dove ogni tuo passo si confonde col mio,anche se aspetto il giorno…..forse serve un po’ di tempo….forse c’è un tempo per riprovare……perché tu sarai sempre il mio solo destino,posso soltanto amarti senza mai nessun freno……Credo…Spero….Penso…..Sento…”. Ognuno di noi nelle parole delle canzoni legge le cose più intime dando alle parole un significato del tutto personale e che ci aiuta nei vari momenti della nostra vita.
Ebbene io vorrei il meglio per Federico,per i nostri ragazzi,il nostro futuro,per noi tutti alle prese con un’impresa ciclopica. Ma bisogna farcela. Avendo però degli obiettivi veri,certi,che ci facciano essere diversi da come ci descrivono:piagnoni,ingrati….Dimostriamo a tutti che le nostre richieste, legittime e sacrosante come nelle altre catastrofi italiane,non siano fini a se stesse ma legate ad un cambiamento vero basato sugli obiettivi che ho prima enunciato.
E’ un sogno,ma cerco di continuare a sognare e, come Mengoni nella sua canzone, “Credo….Spero…. Penso…. Sento…..” anche per Claudia e Fabrizia affinchè nulla sia finito per sempre. Vi amo di un amore infinito”.


07 Gennaio 2011

Categoria : Dai Lettori
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