Terremoto? La Rai non guarda in faccia…


L’Aquila – Riceviamo: “Salve. Mi chiamo Roberto Gianfelice e sono di L’Aquila. Come tanti miei concittadini, dal 6 Aprile, il terremoto mi ha cacciato di casa. La mia casa è stata giudicata inagibile, classe B. Il 26 Ottobre 2010 sono rientrato a casa.
A metà dicembre mi viene comunicato che devo pagare il canone per il 2011, ma il bollettino riporta la mia vecchia residenza (quella dei miei genitori, peraltro anch’essa inagibile)..
Con solerzia contatto la RAI per far presente il disguido e per tutta risposta mi viene inviata una mail (che vi allego) che mi chiede di pagare il canone per il 2010 con tanto di mora per il mancato pagamento per il 2010.
A questo punto rispondo precisando la mia situazione di terremotato impossibilitato ad accedere al mio televisore per gran parte del 2009 (regolarmente pagato) e per tutto il 2010, sino a fine ottobre. Riportando il mio disappunto per la risposta ricevuta, chiedo di essere contattato personalmente.
Il 5 Gennaio, una gentile Signora mi chiama dalla Rai e mi spiega, con molto gentilezza e con un lieve imbarazzo, che devo pagare in quanto il pagamento era stato solo sospeso (in virtù del decreto che sospendeva le tasse) e non conta nulla il fatto che io non potessi accedere al televisore: era in mio possesso e quindi devo pagare. Per evitare il pagamento, avrei dovuto disdire l’abbonamento. Ho provato a spiegare le mie ragioni, ma non c’e’ stato nulla da fare: devo pagare ANCHE per i mesi in cui non potevo usufruire del servizio.
Mi sembra una ingiustizia: ho provato a cercare un riferimento del presidente della Rai per informarlo della cosa, ma invano.
Perché l’ente pubblico RAI non si è comportata come aziende private, leggi Telecom, Enel, etc. che non hanno preteso i pagamenti per i mesi in cui le abitazioni non erano agibili ?
Mi chiedo se il resto della popolazione aquilana sa di questa cosa, soprattutto chi ancora non rientra e non rientrerà nemmeno per il 2011: anche loro saranno ritenuti morosi? Perché la RAI non informa i cittadini di disdire l’abbonamento se non possono accedere al loro televisore?
Vi chiedo di investigare su questo argomento come già faceste all’inizio del 2010 (https://www.inabruzzo.com/?p=26380).
Fiducioso in un vostro aiuto, vi auguro una serena serata
Roberto”.
(Ndr) – Per certe cose in un paese civile non c’è bisogno di alcun aiuto. Noi riveliamo la sua vicenda, sperando che si siano sbagliati e chiedano scusa umilmente. Se non sarà così, ci tenga informati.


07 Gennaio 2011

Categoria : Dai Lettori
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