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L’Aquila – NELL’INCERTEZZA FISCALE, AQUILANI ANCORA UMILIATI – Scrive Lelio De Santis dell’IdV: “Il Governo maltratta il Comune ed Comune maltratta i cittadini con le cartelle pazze dell’I.C.I. In questi giorni in cui non è ancora chiaro se c’è la copertura finanziaria aggiuntiva per la proroga di 6 mesi della restituzione delle tasse e la gestione commissariale imposta dal Governo continua ad umiliare gli Aquilani, il Comune ha pensato bene di fare altrettanto con i cittadini! Migliaia di Aquilani, alle prese con i problemi del dopo terremoto, che sono l’autonoma sistemazione o il ghetto del progetto CASE, la complicata presentazione delle domande di ricostruzione o la ripresa di un’attività lavorativa, e con l’incertezza del futuro, hanno trovato sotto l’albero di Natale un bel regalo dagli uffici finanziari del Comune: la diffida a pagare cartelle I.C.I. di alcune centinaia di euro,compresi interessi e sanzioni, riferite anche agli anni 2.000, 2.001, 2.003 !
Lo sconcerto è diventato rabbia quando, il giorno lunedì 3 Gennaio alle ore 11,00, alcuni cittadini solerti si sono presentati negli uffici di via Filomusi Guelfi per chiedere informazioni al riguardo : hanno dovuto stare in fila per 2 ore e poi trovarsi davanti un solo dipendente comunale – un altro era assente – a cercare di fare il proprio dovere, chiedendo ricevute e riscontri ai pagamenti fatti tanti anni fa…
A parte le considerazioni tecniche e giuridiche ( ma il limite dell’esigibilità delle tasse non è di 5 anni?), viene da domandare al Sindaco e all’Assessore al ramo com’è possibile che questo si sia potuto verificare e come mai si sia voluto, credo inconsapevolmente, dare un altro colpo allo stomaco degli Aquilani. E dopo aver deciso di infierire sui cittadini, si poteva risparmiare loro lo stress delle file, ampliando l’orario di apertura degli uffici, da 2 a 4 ore o aumentando il numero dei dipendenti allo sportello, visto anche il rinnovo del contratto a termine degli oltre 100 dipendenti assunti per le particolari esigenze della Città .
Un buon amministratore comunale, prima realizzare i grandi progetti di rinascita della città , deve dimostrare di saper fare bene l’ordinaria amministrazione e di essere capace di risolvere i piccoli problemi della vita quotidiana dei cittadini: finora, non si vedono avviati a soluzione né gli uni né gli altri!”.
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