L’Aquila 2011…
L’Aquila – Dall’avv. Paolo Vecchioli riceviamo: “Milleproroghe non per L’Aquila, carriole invece dei voti,Napolitano si avvede dei giovani senza lavoro e prospettive,il Gran Sasso è irraggiungibile,politici,politica e botti di fine anno,Casta e ricostruzione e dintorni. Disagi a causa del freddo negli insediamenti post-sisma e solita litania antiberlusca dei soliti noti felici dei problemi con gli utili idioti al seguito,le note zecche a causa neve senza carriole tutti insieme immemori delle scelte di localizzazioni degli insediamenti CASE e MAP concordati si da Gianni Chiodi per la regione ma anche dalla provincia de’ L’Aquila imperante prima del defenestramento Stefania Pezzopane in contemporanea alla sconfitta elettorale ”indispensabile” assessora al Comune de’ L’Aquila senza perdita di “indennità” ed addirittura già “sindaco in pectore” con l’ormai logoro Massimo Cialente con annessi e connessi che tira a …fine legislatura ormai imminente dopo aver anch’egli contribuito alle scelte di localizzazione ut supra senza alcun “niet” allora ma negativo sistematicamente oggi.
Nel contesto che ci occupa si è mosso sempre e molto telegenicamente anche l’on.le Giovanni Lolli che ha arruffato il pelo a seguito delle reiterate debacles del PD e non solo a L’Aquila e,da buon già funzionario di partito,ha rilanciato l’ennesima campagna elettorale sua e della Pezzopane a prescindere e costi quel che costi compresa l’immagine esterna degli Aquilani,terremotati sicuramente ma svenduti e dipinti dai sinistri locali e naz.li come contestatori insoddisfatti ed ingrati non solo politicamente,cosa non vera visto l’esito delle ultime consultazioni,ma umanamente e fisiologicamente incontentabili cosa ben più grave per chiunque approcci con la realtà della situazione determinata dal sisma del 6.4.09 a L’Aquila.
Lolli/Pezzopane & C. se apostrofati “capipopolo” dall’unto Governatore d’Abruzzo almeno si ritagliano un spazietto visto che con i voti …….perdono e possono sperare solo nel Sol dell’Avvenire e Cialente pensionato
I destri Aquilani invece,almeno si dice,che nel 2011 finalmente spiegheranno perché incassano le “indennità” da cons.ri reg.li e quant’altro da Pantalone che li mantiene tutti visto che non hanno ne arte ne parte e mai hanno lavorato e ciò nonostante e nulla producendo di positivo e visibile per la Città,sono pagati .
Alla faccia degli operatori delle carriole a L’Aquila che hanno determinato se non la rottura almeno l’allontanamento tra il sistema Governo e L’Aquila e,come i destri,mai abbiano pensato di lavorare e tantomeno con gli strumenti de quibus,meno di una ventina in vero e movimentati da soggetti mai lavoratori ma da più prospettive e reiteratamente immortalati nel giornale di riferimento antriberlusca regionale come epocali operatori di rimozione di…..macerie,loro soliti rimuovere altre cose tra Farfarello e Ju Boss prima e dopo il sisma e tra una fumatina e l’altra.
In effetti qualche nostalgico ed attuale rifondarolo,qualche verde di risulta,qualche nota per altri versi zecca ed qualche utile idiota di complemento buono,ma solo in due ci sono riusciti,a beccarsi telegeniche parvenze di manganellata indispensabili se non si prevale con il voto come insegnava il buon Lenin per la confusione che solo residua ai sinistri dopo i fallimenti epocali prima ideologici quindi delle ex piazze già rosse,ha dato mostra di se anche in TV come sulle veline del Comintern della stampa militante.
Purtroppo la matrice politico/ideologica dei sopracitati è identica a chi già ha già distrutto e schiantato il “Polo Elettronico” e ne ha rottamato i lavoratori,come per la Reiss Romoli e,senza dilungarci oltre,come per ogni altro insediamento industriale e produttivo a l’Aquila disastrando il sociale e l’economia in genere della Città e delle zone interne.
Loro però i posti già da ex funzionari del PCI riciclatisi politici naz.li e locali li hanno mantenuti come le prebende cospicue ed idem i loro sodali sindacalisti ed oggi insieme si riciclano e ripropongono per la ricostruzione del dopo-terremoto e,nonostante i disagi veri e reali degli Aquilani,strumentalmente interpretano una subdola recita dalla parte dei cittadini dovendo ricostruirsi anche utilizzando il dramma della Città una “verginità” politica persa con il fallimento politico/ideologico epocale degli ideali del socialismo reale.
In piazza quindi le solite zecche,le femministe rottamate dalla storia e dall’estetica dei capi firmati della Finocchiaro & C.,i verdi sciancati,squallidi,tristi e canuti ma in casuals alla moda,i rimasugli rifondaroli e “l’Intellighentia” oggi chiamata a pagare la cambiale di gratitudine al partito per le baronie nella sanità,nella scuola della “la Kultura” del 6 politico,dei perenni precari buoni per le battaglie in fieri in quanto tali e serbatoio di voti a perdere,le municipalizzate/partecipate,la stampa asservita e quant’altro di consociativo possibile.
Nel 2011 i giovani li vede anche Napolitano,come da direttive di partito e li scopre prima che invecchino senza prospettive e futuro,senza lavoro e,folgorato sulla strada di Damasco ma sodale alla Casta consociativa,si aggrappa a loro ed al facile residuale malcontento giovanile e generazionale in un crescendo di visione Evoliana che gli impone di “…cavalcare la tigre” e che Dio mi perdoni e salvi gli Italiani.
Sarebbe tutto divertente se non fosse che i sinistri di oggi e di eri affetti da maliziosi e strumentali vuoti di memoria ma coerenti con il metodo leninista difendono la Casta,eleggono i funzionari e sindacalisti di regime al parlamento e “ungono” gli assessori ben remunerati altro che CIG prima e disoccupazione dopo .
A L’Aquila l’Amm.ne Cialente manda a puttane anzi ad escorts,la stagione sciistica ed a carriolate i rapporti con il Governoe sfinito dalle sistematiche proteste di demonizzazione dell’avversario politico che,siccome vince con il voto,è calunniato,infamato dagli starnazzatori di professione ed i guaitori di complemento insediati dal partito nelle università dalle cattedre politiche,dalla Casta delle toghe e del sottogoverno delle partecipate e degli Enti locali dove si sono sistemati i funzionari e sindacalisti rottamata l’ideologia nella quale già giovani di ben quattro generazioni hanno creduto e sparso il loro sangue ma,per fortuna,Napolitano & C. adesso ci salvano l’ultima, quella scoperta nel 2011.
Buon 2011 per l’economia Aquilana che avrà respiro dalla ventina di milioni di euro che i gruppi parlamentari del PD hanno destinato a L’Aquila ,vero on.le Lolli? Altro che le chiacchiere e le bugie del governo del Berlusca.
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