“Zona franca, dunque non se ne fa nulla?”


L’Aquila – Scrive il segretario del PdCI Angelo Ludovici: “La conferenza stampa del Vice Presidente della Regione Abruzzo la dice lunga sulla zona franca urbana. E’ l’ammissione del fatto che l’iter legislativo della z.f.u. è “sospeso”, questo è il termine usato dai rappresentanti del PdL per dirgli addio. Per averlo detto non un mese fa ma quasi un anno fa, mi
sono preso solo rimproveri, censure e critiche. Personalmente non gioisco di questa conferma ma, sicuramente, non aver preso atto della volontà del governo, di Tremonti e della Lega Nord che lavoravano contro questo
obiettivo, ha significato in qualche modo rendersi complici di questa farsa. 22 Comuni del Sud sono stati presi per i fondelli, avevano già sottoscritto l’intesa con il Ministero e c’era già il parere favorevole dell’Europa ed esisteva una bozza di regolamento per la loro attuazione. La proposta per la nostra Città non è
stata mai inviata all’Unione Europea, pur a fronte di un consenso di massima della stessa. I soldi stanziati sono 45 milioni di Euro per il 2009 ed altrettanti 45 milioni per il 2010. Queste somme sicuramente, data la situazione debitoria dello Stato, torneranno al bilancio dello Stato e non saranno investite sul nostro territorio. In nessuna parte è scritto che c’è
una disponibilità finanziaria per i prossimi 5 anni mentre la Legge istitutiva delle z.f.u. ammette agevolazioni fiscali e contributive per 15 anni. Non ho mai messo in dubbio la validità dello strumento della z.f.u. e la ritengo
estremamente utile ai fini occupazionali. In Francia ne sono state istituite oltre 100 ed hanno creato aumenti di occupazione pari al 20/22% Il problema è il governo e del suo Ministro delle Finanze che tramite la cosiddetta Banca
del Sud, il federalismo fiscale ed altri strumenti che vedremo nel decreto mille proroghe stanno sferrando il più grande attacco al Meridione. La logica di fondo di questi provvedimenti è quello di reperire risorse al Sud per
destinarle o dirottarle al Nord. Sinceramente non capisco la richiesta del Vice Presidente a “coloro che rilasciano dichiarazioni su dichiarazioni” a collaborare. Fino a quando le cose potevano andare bene, il merito era tutto suo, oggi, nel momento di difficoltà invita alla collaborazione. E’ il solito gioco delle tre carte. Di fronte ad umiliazioni di questa natura per loro e per le popolazioni terremotate, se hanno ancora un minimo di orgoglio il Vice Presidente ed il Presidente della Regione Abruzzo, facciano l’unica cosa che gli è rimasta da fare: quella di rassegnare le dimissioni. La questione della z.f.u. è una
chiave di lettura della politica di questo governo per le zone terremotate”.


30 Dicembre 2010

Categoria : Politica
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