Gli accordi violati per la Campari, e il silenzio su una vicenda che offende la dignitÃ
Sulmona – LETTERA ALLE AUTORITA’ CHE HANNO DIMENTICATO – Una dignitosa, toccante lettera appello alla direzione della Campari, alle autorità regionali, provinciali, locali, e ai deputati Pelino e Lolli. Così chiudono l’anno e aprono il 2011 i lavoratori dello stabilimento, chiuso da tempo. Ecco la lettera: “Gentili Interlocutori, siamo i Lavoratori della Campari di Sulmona; il nostro stabilimento è stato chiuso, nonostante fosse uno Stabilimento produttivo e flessibile, e siamo in Cassa Integrazione ormai da oltre tre anni. Era stato firmato per noi un Accordo presso il Ministero dello Sviluppo che prevedeva la reindustrializzazione del nostro sito, e per noi, la possibilità di una rioccupazione, che ci restituisse la possibilità di essere Lavoratori, di contribuire al sostentamento delle nostre famiglie, di dare un futuro occupazionale ad un territorio come la Valle Peligna martoriato dalla chiusura di tante fabbriche e dalla disoccupazione.
Purtroppo, nulla è stato fatto per rendere vero l’Accordo che era stato sottoscritto, e se non cambia nulla, il 31 marzo prossimo anche noi saremo disoccupati. Molti di noi sono monoreddito, alcuni anche invalidi, e tutti in una età in cui ricollocarsi al lavoro è difficilissimo: la sofferenza per noi è stata tanta fino ad oggi, ma il 2011 si annuncia come un anno davvero drammatico.
Noi vogliamo avere speranza nel futuro. Per questo Vi chiediamo di aiutarci.
Vi chiediamo di provvedere, nel più breve tempo possibile, a consentire che sia prorogata la Cassa Integrazione in deroga, finalizzata ad un reale impegno di rioccupazione.
Noi, le nostre famiglie, non possiamo permetterci di restare disoccupati, licenziati da una Azienda cui negli anni abbiamo dato tanto: noi chiediamo di lavorare, non di essere assistiti. Queste sono le nostre speranze per il nuovo anno, che Vi chiediamo di aiutarci a far diventare reali”.
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