“Non siamo senza futuro nè senza stato”


L’Aquila – PAROLE DI SPRONE E INCORAGGIAMENTO – SULLA ZONA FRANCA ELOGIO A MARINI – Un atto di dignità e un soprassalto di coraggio, di questo ha bisogno la città per riprendersi, uscire dal torpore. Non tutto va male, anche se “abbiamo problemi gravissimi, e’ inutile nasconderlo”. Si registrano anche tanti segnali positivi ed e’ su questi che bisogna concentrarsi per far ripartire L’Aquila, “che non e’ affatto ferma a piangersi addosso, ma e’ in pieno fermento”.E’ lo sprone del Vice Presidente vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, secondo il quale e’ profondamente ingiusto continuare a dipingere il capoluogo come un posto senza futuro, dimenticato e abbandonato non solo dalle istituzioni, ma fuori anche da qualunque manifestazione di interesse da parte del mondo economico e produttivo. “In un momento cosi’ difficile per la nostra comunita’ – puntualizza De Matteis – e’ gravissimo che arrivino in citta’ personaggi che passeggiano per qualche minuto nel centro storico e che prima di ripartire sentenzino che L’Aquila e’ senza futuro, guadagnandosi spazi e vetrine su tutti i media, anche nazionali. Un atteggiamento che rischia di minare il gia’ fragile ottimismo della popolazione, fortemente provata dal terremoto, e di compromettere gli sforzi di coesione sociale”.
Nonostante il sisma, infatti, il numero dei residenti del Comune dell’Aquila non ha subito la flessione di cui tutti parlano: a marzo 2009 gli abitanti erano 73203, a giugno 2010 erano 72597, con un calo di appena 606 unita’, in perfetta linea con quanto avvenuto in altre localita’ delle stesse dimensioni. Da maggio 2009 a settembre 2010, inoltre, ci sono state 920 nuove iscrizioni all’anagrafe comunale di persone provenienti da altri Comuni: segno che L’Aquila esercita ancora quella capacita’ attrattiva che ha caratterizzato l’andamento demografico cittadino negli ultimi decenni. “E’ vero – continua De Matteis – che molti sono ancora domiciliati fuori citta’, ma hanno conservato la residenza proprio perche’ hanno tutte le intenzioni di tornare all’Aquila. In caso contrario avrebbero potuto stabilirla nei centri dove si trovano, evitando tutta la serie di piccoli e grandi disagi legati al fatto di non essere residenti: dal medico di base alle tariffe delle forniture, ad esempio”. Anche dal punto di vista imprenditoriale la realta’ e’ ben diversa da quella che in troppi si affannano a dipingere: oltre alle 70 richieste per nuovi insediamenti giunte al Consorzio per lo Sviluppo Industriale, infatti, altre 64 aziende otterranno i finanziamenti previsti dal bando regionale per la creazione di nuova impresa che aveva una dotazione di 11 milioni di euro. Complessivamente le 2 misure produrranno oltre 600 nuovi posti di lavoro e le prime graduatorie saranno pubblicate gia’ il 31 dicembre. Anche dall’occupazione – secondo i dati del terzo trimestre 2010 elaborati dal Cresa – ci arriva un segnale positivo, seppur timido: nel terzo trimestre 2010 ha registrato un piu’ 0.6 per cento rispetto al trimestre precedente. Il fatturato industriale in provincia e’ cresciuto, sempre nel terzo trimestre, dell’1.7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e il fatturato estero addirittura del 3.8 per cento, con un aumento degli ordinativi esteri addirittura del 5.6 per cento.
“Al ministero dello Sviluppo economico il direttore generale Aldo Mancurti e il capo di gabinetto Luigi Mastrobuono hanno messo a punto un tavolo per l’invio in sede comunitaria delle carte sulla zona franca urbana per L’Aquila. Voglio ricordare che si tratta di processi complicatissimi, cosa che alcuni ‘fresconi’ continuano a non voler capire”. Lo ha detto oggi il vice presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Giorgio De Matteis, a margine della conferenza stampa indetta per parlare dei nuovi investimenti per lo sviluppo industriale della citta’, parlando della Zona Franca. Operazione quella della Zona Franca sulla quale De Matteis ha espresso parole di plauso sull’operato del senatore del Pd, Franco Marini. “Marini – ha detto De Matteis – non si e’ fatto scrupolo nel chiamarmi per lavorare assieme su questa vicenda. Posso dire – ha aggiunto De Matteis – che Marini da alcune settimane sta martellando i dirigenti del ministero. Non dimentichiamo che oltre a essere un grande sindacalista, e’ stato anche ministro del Lavoro, e quindi ha compreso il problema”. Per il vice presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, ” il ministro Giulio Tremonti la zona franca la dovra’ ingoiare, visto che e’ una legge dello Stato e per cancellarla ne servirebbe un’altra, e poi si tratta di soldi gia’ stanziati, che non togliamo a nessuno”.


29 Dicembre 2010

Categoria : Cronaca
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