Informazione asservita al potere


L’Aquila – MA TUTTI TACCIONO NEI PALAZZI – (di Lelio De Santis, IdV) – In questi giorni, sulla vicenda RAI nei palazzi del potere politico regna il silenzio assoluto, nonostante che il Sindacato Giornalisti abruzzesi abbia ripetutamente denunciato ”i condizionamenti e le ingerenze della politica negli assetti e nel lavoro delle redazioni, in particolare, in relazione all’intendimento dei Vertici aziendali di provvedere ad un avvicendamento al comando, con la nomina di un nuovo Caporedattore”.

E’ nota a tutti la scarsa autonomia delle testate giornalistiche abruzzesi ed il condizionamento dei tanti operatori dell’informazione scritta o televisiva, che cercano a fatica di dare voce alle diverse posizioni politiche, ma il tentativo di cambiare in modo inusuale la guida della sede regionale della RAI è il peggiore esempio di imposizioni di nomine ad personam, violando le procedure e condizionando le professionalità dell’Azienda.

E così, continua la gestione clientelare della TV di Stato e lo sperpero delle risorse pubbliche, senza affrontare il problema del rilancio complessivo della testata, alzando il livello della competenza ed allargando il campo dei servizi a tutto il territorio abruzzese.

Bisogna ricordare a tutti che la RAI è regionale: è la RAI d’Abruzzo e non la RAI di Pescara, come taluni ritengono!

L’Abruzzo interno e L’Aquila meriterebbero più attenzione: una sede dignitosa e non uno scantinato, un organico adeguato e non un solo, seppure bravo, giornalista, anche in considerazione della grande mole di lavoro derivante dalle accresciute esigenze informative della ricostruzione post terremoto.

Evidentemente, anche il potente marsicano,De Laurentis, membro del C.d.A. della RAI e Presidente dell’U.D.C. – in una condizione di chiara incompatibilità – è più dedito alla definizione delle nomine che a potenziare il servizio RAI in tutta la Regione ed, in particolare, a L’Aquila, la cui complessa e straordinaria situazione a seguito del sisma dovrebbe consigliare di dotare la sede aquilana di personale e mezzi adeguati, invece di continuare a spendere ancora per anni risorse ingenti per missioni quotidiane di personale pendolare da Pescara.

Ma i maggiori Partiti, PdL e PD, il Presidente, Pagano, il Presidente ,Chiodi, i Parlamentari abruzzesi, sono tutti in religioso silenzio, forse perché complici o forse perché disinteressati alla libertà ed al pluralismo dell’ informazione?

In una Regione normale, con un sistema democratico normale, sarebbe stato da tempo convocato un Consiglio Regionale straordinario per affrontare i problemi dell’informazione e per comprendere il ruolo della RAI, che sono questioni non riservate o per addetti ai lavori, ma che attengono alla democrazia di una società.


28 Dicembre 2010

Categoria : Politica
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