Comune ribadisce no a metanodotto


L’Aquila – Il Comune proporrà una denuncia alla Commissione europea, chiedendo che la stessa effettui delle verifiche approfondite sulla realizzazione del metanodotto della Snam che va da Massafra (Taranto) e Minerbio (Bologna). Il progetto prevede che l’impianto attraversi anche l’Abruzzo interno e in particolare il territorio comunale dell’Aquila.
La decisione è stata presa dalla giunta comunale del capoluogo d’Abruzzo, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Alfredo Moroni (nella foto). “Già da mesi – ha commentato Moroni – abbiamo espresso la nostra più totale contrarietà all’opera, che peraltro è denominata Rete Adriatica, proprio perché, nel programma iniziale, doveva transitare sulla costa. Il cambio del percorso è stato adottato, in base a ciò che ci è stato riferito, per problemi di dissesto idrogeologico in una parte di quell’itinerario”.
“Paradossalmente – ha proseguito Moroni – si è scelto di far passare questo autentico scempio ambientale a ridosso dell’Appennino, e in particolare nella nostra zona, dove il rischio sismico è elevatissimo, come dimostrato dal terremoto dello scorso anno. Il tracciato del metanodotto, infatti, corre in parallelo e talvolta interseca le faglie attive della nostra area. Senza considerare i gravi problemi che si verificheranno sotto l’aspetto idrogeologico, sul patrimonio storico ed archeologico e sulla tutela dell’ambiente. Senza considerare che tale impianto non porterà alcun vantaggio all’Aquilano, visto che non è destinato allo stesso e che non creerà posti di lavoro per gli abitanti del territorio”.
Ricordando che sia la giunta che il consiglio comunale hanno già espresso il loro parere contrario a questo progetto nel tratto Sulmona-Foligno, cioè proprio quello che attraversa il territorio comunale dell’Aquila, Moroni ha sottolineato come “il Comune dell’Aquila e gli altri enti interessati continueranno a opporsi con ogni mezzo a questo intervento, come hanno già fatto i Comuni di Gubbio e Città di Castello e la Provincia di Pesaro. Nella denuncia alla Commissione europea – ha concluso Moroni – verranno chiesti degli accertamenti finalizzati a verificare il rispetto delle direttive comunitarie sulla valutazione ambientale strategica, sulla valutazione di impatto ambientale e sulla salvaguardia degli habitat naturali”.


27 Dicembre 2010

Categoria : Cronaca
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