ApI su vicenda tasse arretrate
L’Aquila – “Appare incredibile che, mentre le ore di cassa integrazione per i lavoratori del cratere hanno superato la cifra record di 7 milioni, il Governo Nazionale, in maniera del tutto inopinata ed irresponsabile, potesse pretendere la restituzione delle tasse arretrate ragionevolmente non esigibili in un contesto di autentica drammaticità socio economica a tutti evidente.”
E’ quanto afferma Bruno Evangelista, portavoce regionale di Alleanza per l’Italia.
“Non si comprende poi per quale ragione le risorse in un primo tempo indisponibili nel Decreto Milleproroghe – prosegue Evangelista – siano emerse in realtà solo a seguito della decisa reazione di tutte le categorie sociali in evidente controtendenza rispetto alla politica del nostro Governo Regionale, privo di autorevolezza, sempre rinunciatario, spesso con il cappello in mano ed in ruolo attivo ed incisivo solo dietro la spinta della protesta popolare.
D’altra pa rte nessuna motivazione di rigidità contabile da parte del governo, legata alla crisi, poteva legittimare il mancato maldestro inserimento nel Milleproroghe, considerato che nella gerarchia delle priorità la vicenda aquilana non poteva che essere ascritta ai primi posti nei bisogni nazionali; in fondo non si chiede altro che il semplice riconoscimento su questo tema di medesimi trattamenti già in precedenza accordati ad altre regioni in condizioni analoghe. Non vorremmo pensare che dietro gli interventi “goccia a goccia” del Governo Berlusconi, possa nascondersi il cinico tentativo del perseguimento di obiettivi meramente elettoralistici che verrebbero naturalmente vanificati dal conseguimento di legittimi diritti già predeterminati e definitivi.
Conforta tuttavia il comportamento responsabil e e convinto di alcuni esponenti politici, anche di centro destra, consapevoli che interessi di parte, tatticismi e furbizie mal si conciliano con le inderogabili aspettative della popolazione.
Il Consiglio Regionale – conclude Evangelista – deve dunque recuperare al più presto un ruolo attivo ed incisivo per indurre il Governo alla emanazione di un provvedimento legislativo urgente in grado di superare la logica dei pannicelli caldi e di mettere la parola fine ad una vicenda che ha tutta l’aria di una autentica presa in giro ancor più colpevole perché esercitata nei confronti di quei cittadini del cratere sismico ancora oggi in gravissima difficoltà.”
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