Terremoto: quei segni possibili precursori…


faglie-sismicheL’Aquila – Scrive Antonio Rosettini: “Gentilissimo Direttore, sono un cittadino dell’ Aquila che, purtroppo, sta vivendo la tragedia del sisma verificatosi il 6 aprile. Molte sono state le polemiche del dopo sisma riguardo al fatto di poter o non poter prevedere l’ evento, in particolare ci si è concentrati sullo studio del ricercatore compaesano che studiando il rilascio di gas radon aveva, in un certo senso, capito che qualcosa di importante stava per accadere, ma non è questo il motivo per cui chiedo la sua attenzione. Dopo il sisma ho ricollegato alcuni eventi naturali, che tutti noi aquilani abbiamo notato diversi giorni prima del sisma del 6 aprile, ma che nessuno di noi aveva correlato con esso. Mi riferisco in particolare alla fuoriuscita in massa dei lombrichi (anche in giornate calde e asciutte) che nessuno riusciva a spiegare ed ai fenomeni luminosi (globi luminosi, nebbia luminescente ed altro) che in molti abbiamo notato all’ imbrunire e che qualcuno pensava, addirittura, fossero UFO. Grazie alla documentazione che ho reperito in rete ho capito che bastava fare 1+1 per capire quello che stava accadendo, e che se solo se ne fosse parlato tutte quelle persone che abitavano nelle costruzioni più a rischio forse quella sera, dopo le prime scosse, non sarebbero rientrate e molti si sarebbero salvati. Perchè continuiamo a negare l’evidenza dei fatti? Soltanto perchè non riusciamo a spiegare scientificamente i fenomeni naturali non li dobbiamo prendere in considerazione per ridurre l’impatto di certe catastrofi? Perchè nessuno ne vuole parlare? Quando il cielo si scurisce, l’aria si carica di elettricità ed iniziamo a vedere i lampi in lontananza non ci chiudiamo in casa sapendo che di lì a breve con molta probabilità ci sarà un temporale? Spero che almeno lei prenda in considerazione che divulgare certe informazioni possa, in futuro, aiutare e, se non a prevedere certe disgrazie, per lo meno limitarne il danno. Grazie”.
(Ndr) – Chi dirige un organo di informazione letto da migliaia di persone, non può contribuire a generare allarme o psicosi. Sarebbe oltre che immorale, anche illegale. I terremoti non si prevedono: lo dice la scienza in tutto il mondo, anche chi ne sa più di noi come cinesi, giapponesi e americani. Il radon è un possibile precursore, viene studiato in tutto il mondo come tale, ma non serve a previsioni, forse solo a predizioni. Globi luminosi e altre cose del genere, ci permetta, sono pure speculazioni fantastiche. Tanto più che quello “visto” a L’Aquila nei mesi scorsi era semplicemente l’illuminazione di un traliccio a Monte Calvo. Altri fenomeni (lombrichi, livello delle acque che sale, e così via) sono reali e tenuti in considerazione. La sola cosa che tutti dobbiamo ammettere è che la notte tra 5 e 6 aprile, alle scosse delle 23 e di mezzanotte, tutti dovevano uscire di casa. Non si aspetti che qualcuno dia un allarme terremoto: sarebbe un massacro di gente in fuga, panico, incidenti, ingorghi e così via. Bisogna invece fare un altro discorso e lo faremo: come era preparata la popolazione di una zona sismica storicamente al terremoto? Cosa è stato fatto per organizzare aree di fuga e raccolta di materiali da soccorso? Cosa ha fatto negli anni la Protezione civile?

(nella foto: una mappa delle principali faglie del Centro-Sud)


06 Giugno 2009

Categoria : Dai Lettori
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