IdV: proroga tasse solo un’elemosina


L’Aquila – PROBLEMA L’AQUILA, PROBLEMA ABRUZZO – Scrive Lelio De Santis, coordinatore IdV. “Sotto l’albero di Natale gli Aquilani hanno trovato la proroga di appena 6 mesi della restituzione delle tasse sospese per gentile concessione del Governo Berlusconi, su intercessione del Presidente Chiodi: bisogna festeggiare e ringraziare il Governo o bisogna alzare il livello della protesta?
E’ evidente che la protesta dei cittadini sia stata decisiva per ottenere questo importante ma non risolutivo risultato dal Governo alle prese con la difficile opera di copertura finanziaria dei tanti impegni in scadenza, e comunque sensibile alle richieste di altre Regioni, come il Veneto, che con il suo Presidente leghista non ha avuto alcuna difficoltà ad ottenere il sostegno finanziario richiesto per i territori alluvionati, che vengono prima delle esigenze della popolazione aquilana e dei doveri della ricostruzione.
Anche in questa occasione, il Sindaco Cialente ha dovuto affrontare l’ennesimo viaggio della speranza a Roma per supplicare i Potenti al fine di ottenere quanto dovuto, niente di più del trattamento riservato dallo Stato ai cittadini in analoghe circostante.
I Potenti hanno concesso, in extremis dopo pressioni e minacce vibranti, una piccola proroga, che rinvia di pochi mesi il problema e che continua a tenere la Città in una condizione di sudditanza politica, assolutamente inaccettabile.
Ancora più umiliante è l’invito del Presidente Chiodi a ringraziare il Presidente Berlusconi per il regalo di Natale fatto agli Aquilani, dimenticando gli impegni assunti e le sue promesse solenni di pochi giorni fa…
Non si può continuare così: la dignità ed il rispetto di una popolazione vengono prima di ogni altra considerazione politica ed impongono una risposta forte e definitiva da parte di tutte le Istituzioni ad ogni livello, da parte di tutti i Parlamentari e di tutti i Consiglieri regionali, che finalmente devono assumere il Problema -L’Aquila come il Problema – Regione, la cui risoluzione attiene all’unità ed al futuro dell’Abruzzo. La modesta forza politica del Presidente Chiodi e la debole considerazione delle Istituzioni locali nei Palazzi romani, impongono di cambiare pagina, di porre fine alla gestione commissariale e di affidare alle migliori energie aquilane la responsabilità della ricostruzione materiale ed economica della Città”.


24 Dicembre 2010

Categoria : Politica
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