Decreto terremoto, verso un’intesa?
L’Aquila – Il decreto terremoto, all’esame della Camera dopo la prima stesura già passata in Senato, potrebbe produrre un risultato di grande opportunità e utilità sociale: un accordo, almeno di massima, tra maggioranza e minoranza. Alla Camera passerebbero così alcune rilevanti modifiche, e il decreto potrebbe così tornare al Senato emendato e migliorato, per trovarvi definitiva approvazione. Ma i tempi non sono brevi: si parla del 27-28 giugno. Ieri a Pescara c’è stato un consulto politico con il presidente della Regione Chiodi, presenti parlamentari ed esponenti politici di varie estrazioni e collocazioni. Da esaltare, e pare che tutti siano d’accordo, il ruolo dei comuni e della provincia, ai quali vanno restituiti i fondi venuti meno per le esenzioni fiscali dovute al terremoto. Da accrescere le risorse disponibili per affrontare l’emergenza. La CGIL terrà l’8 una manifestazione a L’Aquila (presso l’area dell’iper Aquilone a Pile) sostenendo il ricorso ad una tassa di scopo e a sostanziose risorse europee. Vanno avanti, infine, velocemente le procedure per gli appalti dei lavori di costruzione delle case per i terremotati. Scavi per le piattaforme imminenti, e consegne dei lavori alle imprese che se li aggiudicheranno (pare siano 57 le aspiranti) nei prossimi giorni. (nella foto: Acquazzone sugli accampati nel cortile della GdF)
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