Nuovo allarme: Fintecna sta mollando?
L’Aquila – DISFUNZIONI E RISCHIO DI PARALISI TOTALE – Il consiglio di amministrazione di Fintecna, secondo quanto comunicato verbalmente dai rappresentanti della suddetta società al Comune, ha deliberato di non proseguire più il suo impegno per L’Aquila dal prossimo 1 gennaio.
Fintecna è la società che si occupa di ricevere e protocollare le domande di contributo per la riparazione e la ricostruzione delle case classificate B, C ed E, trasmettendo per via informatica le relative pratiche agli uffici competenti.
“Dopo il passaggio di consegne dal commissario Guido Bertolaso al presidente della Regione, Gianni Chiodi – ha dichiarato l’assessore alla Ricostruzione, Piero Di Stefano (nella foto) – ci sarebbe stato bisogno di un decreto di quest’ultimo per autorizzare ed approvare la convenzione, stipulata dal primo, per proseguire il rapporto con Fintecna. Gli uffici del Commissario erano perfettamente al corrente della vicenda, ma hanno preferito tergiversare”.
Nel denunciare il rischio di paralisi della filiera tecnica, economica e amministrativa, Di Stefano ha affermato che “ormai siamo ostaggio dell’improvvisazione. Questa situazione – ha proseguito – è l’ulteriore prova delle ragioni del sindaco Cialente, quando denuncia la totale inadeguatezza della governance. Il passaggio dei poteri nelle mani di Chiodi ha creato e crea tuttora ritardi altamente dannosi. Prova ne sono il balbettio della Regione sui prezzi per gli immobili classificati E o la scadenza delle convenzioni con Reluis e Cineas, e la doccia gelata di oggi di Fintecna”.
“Non capisco davvero – ha commentato ancora Di Stefano – se siamo di fronte ad incapacità o ad una perfetta strategia che vuole strangolare L’Aquila, e con essa la sua prerogativa di Capoluogo d’Abruzzo”.
Fintecna ha i suoi uffici all’interno della scuola della Guardia di Finanza di Coppito, ma stava cercando un immobile più vicino al centro per meglio fornire i servizi ai cittadini. Svolge, come detto, funzioni di sportello per l’accettazione delle pratiche e, grazie una piattaforma informatica, faceva girare il sistema di controllo con Cineas, Reluis e Comune dell’Aquila.
“La fuoriuscita di Fintecna dalla filiera – ha aggiunto Di Stefano – è un colpo al cuore al sistema messo a punto per la gestione delle domande di contributo. Con l’inizio del nuovo anno, permanendo la chiusura degli uffici, i tecnici progettisti non sapranno a chi e dove depositare i loro progetti. Oltre il blocco dell’acquisizione delle pratiche, questo abbandono ferma anche la nascita dello sportello unico per le autorizzazioni, che la Municipalità si accingeva a predisporre. Eravamo in dirittura d’arrivo sia nella prassi procedurale che in quella tecnica, che poggiava proprio sulla piattaforma Fintecna. Ora non sappiamo da dove ricominciare, senza risorse e senza personale formato. A questo punto chiedo al presidente e commissario delegato, Gianni Chiodi, di verificare ogni responsabilità e di allontanare gli eventuali. In caso contrario, rassegni da subito l’incarico da commissario per la ricostruzione, poiché in questo modo non possiamo continuare.”
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