Tasse: tutti incatenati domani sera

L’Aquila – A ROMA A FARSI SENTIRE TRA STELLE E PRESEPI - (Foto: momenti dell’assemblea di questa sera) – La mobilitazione aquilana per la vicenda delle tasse sta assumendo, come era prevedibile, dimensioni molto considerevoli, che lasciano supporre un’evoluzione degli avvenimenti che le autorità dovranno prendere in seria considerazione. Stasera c’è clima di esasperazione, benchè finora (ore 18) tutto sia restato nell’ambito del comprensibile. E del lecito. Ecco le ultime iniziative. La città e il cratere, tutti incatenati domani sera a trascorrere una notte di Natale senza precedenti a Roma, sotto i palazzi del potere che hanno – finora – detto “no” alla proroga della sospensione delle tasse e del loro rinvio alla fine di giugno. O anche più tardi. La proposta l’ha lanciata l’on. Giovanni Lolli, questa sera, nel corso della concitata assemblea popolare e dei comitati in piazza Duomo. Presenti tutte le autorità. Per Lolli, i parlamentari della provincia aquilana (di tutti i colori), lui in testa ovviamente e prima degli altri, i sindaci, le associazioni produttive, i sindacati, le organizzazioni popolari, i comitati e il più alto numero possibile di aquilani, domani sera dovranno presentarsi a Roma armati di catene per immolarsi (e immolare il loro Natale) alla causa aquilana. O si strappa un risultato, o si cade. Almeno economicamente. Con risultati a catena, sicuramente anche drammatici: esodi, trasferimenti altrove, fallimento di aziende e ditte commerciali, disperazione. Un colpo letale all’area tgerremotata. Ora la proposta di Lolli viene valutata e vedremo domani quanti la accoglieranno. Senza alcun dubbio, sarebbe il Natale indimenticabile per tutti i partecipanti. Per alcuni l’ultimo, prima di un esodo verso imprecisati “altrove” che rappresentano il solo futuro possibile.