No alla città che “incarcera” i disabili
Pescara – No ad una città bella, in crescita, civile verso tutti, ma che inaspettatamente rende dei reclusi i propri cittadini disabili. Lo hanno gridato i disabili, questa mattina, in una manifestazione di protesta di fronte al Comune, che, fra l’altro, issato sulle sue lunghe scalinate, è il luogo più inaccessibile di tutti. In una piazza di uffici, tutti ugualmente respingenti per chi non deambula bene. Il colmo, per la “casa di tutti”. Una sedia a rotelle è stata issata lungo la scalinata che dà sulla piazza, come per dire: “Sindaco, ci provi lei con tutti i suoi assessori a salire le scale con le ruote”. Va detto che l’amministrazione attuate, come ha assicurato un assessore mandato a colloquiare con i manifestanti, ha semplicemente ereditato una situazione che esiste da sempre ed è una macchia sulla politica pescarese degli ultimi due decenni. E anche che, come ha promesso l’assessore, esistono tutte le buone intenzioni per intervenire “l’anno prossimo”. Ma almeno agli edifici pubblici e a quelli sanitari l’accesso doveva essere assicurato da tempo e in fretta, cosa che non è avvenuta. Promesse, quindi, e parole, per ora: poi l’amministrazione Albore Mascia dovrà dimostrare di avere a cuore tutti i cittadini. Subito.
I disabili enumerano situazioni da vergogna: edifici pubblici senza accessi, locali pubblici che continuano ad aprire non non possono essere frequantati da tutti (e la legge ignorata anche dal Comune nel rilasciare licenze e ok vari), autobus inutilizzabili, vecchi, non attrezzati; persino uffici che erogano servizi sociali senza rampe, scivoli lungo i marciapiedi troppo ripidi che “scagliano” in mezzo al traffico le carrozzelle. Tante, tantissime incresciose situazioni. Ecco perchè i disdabili hanno manifestato indossando magliette a righe, come i reclusi dell’iconografia tradizionale. Una macchia da lavare subito, in tutta fretta, prima di ogni altro intervento.
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