“Case e map? Ci pensino i comuni”


L’Aquila – LA PROTEZIONE CIVILE SCARICA LE RESPONSABILITA’ SUGLI AMMINISTRATORI – (Foto: 18 dicembre 2009 a Bazzano, pochi centimetri di neve) – Undicesimo giorno, per centinaia di famiglie, al freddo e senza acqua calda nelle case per sfollati, oltre a tutti gli altri disservizi che quotidianamente si rilevano sia nei quartieri che nelle zone “map”. Con calma, oggi, la Protezione civile esce allo scoperto a sostiene: la manuntenzione spetta ai comuni. Ecco la sua nota formale, diramata questa mattina, come sempre solo ad alcuni organi di stampa: ”In data 31.03.2010 il Dipartimento della Protezione Civile ha consegnato gli edifici del Progetto C.A.S.E al Comune di L’Aquila. Con essi e’ stata trasferita al Comune la responsabilita’ della manutenzione degli stessi edifici, impianti di riscaldamento inclusi, da espletare attraverso la Manutencoop, detentrice del relativo contratto di manutenzione”. Lo sottolinea la Protezione Civile in una nota ”in relazione ai recenti disagi conseguenti alle eccezionali condizioni di freddo registrate nei giorni scorsi e alle numerose dichiarazioni in merito rilasciate alla stampa” per cui il Dipartimento ”e’ costretto a fornire alcune precisazioni rispetto alle valutazioni, alcune volte generiche e strumentali”.

Nel contempo, spiega la Protezione Civile, ”e’ importante rilevare che nel precedente inverno (e’ ben noto che i primi appartamenti sono stati consegnati a fine settembre 2009 e la gran parte di essi prima del Natale 2009), durante il quale si sono raggiunte temperature vicine a quelle registrate nei giorni scorsi, non si sono verificati problemi significativi negli impianti di riscaldamento. Questi ultimi impianti, adottati nel Progetto C.A.S.E, di ultima generazione e tecnologicamente avanzati, necessitano di una manutenzione adeguata al grado di sofisticazione tecnologica”.

Tutto cio’, prosegue la nota, ”evidentemente, fa supporre che i problemi attuali degli impianti di riscaldamento non possano essere attribuiti, direttamente e senza i necessari approfondimenti, a difetti di origine, oltre che al freddo particolarmente intenso, ma piu’ probabilmente a problemi della manutenzione”.

Tuttavia, conclude, ”il Dipartimento della Protezione Civile sta svolgendo i necessari accertamenti per verificare se ci siano effettivamente difetti di origine, cosi’ da imputare alle ditte costruttrici i costi di ripristino e l’eliminazione delle eventuali carenze, nelle more dell’espletamento dei collaudi tecnico-amministrativi, tuttora in corso. Riguardo poi all’opportunita’ di ‘privilegiare ditte aquilane o abruzzesi, proprio con l’obiettivo di ottenere i materiali necessari per procedere alla riparazione in tempi brevissimi’, si ricorda che gli appalti, per tutti gli edifici del Progetto C.A.S.E sono stati assegnati con gara europea.

Oltre ad ovvie considerazioni sulla capacita’ delle ditte abruzzesi di far fronte alle richieste particolarmente rilevanti, stupisce come si invochi il rispetto della legalita’ a corrente alternata”.
(Ndr) – Solo per la verità dei fatti, non risulta che l’anno scorso a dicembre siano state raggiunte temperature di -16 gradi come è avvenuto invece qualche giorno fa, nè’ che vi siano state abbondanti precipitazioni nevose come quelle recenti anche a L’Aquila città.


23 Dicembre 2010

Categoria : Cronaca
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