“Bene l’Università, tutti tornino in centro”
L’Aquila – Il sindaco apprezza l’acquisto dell’ex S.Salvatore da parte dell’Università ed esorta: “Tutti gli uffici tornino in centro”. Un po’ enfatico, molto difficile che si davvero così, ma sicuramente un giusto plauso per l’Università. “Profonda soddisfazione” è stata espressa dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, per l’acquisto della quasi totalità dell’ex ospedale San Salvatore da parte dell’università del capoluogo. Acquisto annunciato dal rettore dell’ateneo, Ferdinando Di Orio.
“Si va nelle direzioni da me sempre auspicate dopo la tragedia del 6 aprile dello scorso anno – ha dichiarato il sindaco Cialente – e cioè da una parte fare in modo che tutto l’ex San Salvatore andasse all’università, come del resto concordato in numerose riunioni cui ha partecipato il nostro assessore alla Ricostruzione, Pietro Di Stefano, e dall’altra lavorare per riportare tutti i numerosi uffici pubblici, di cui L’Aquila è dotata, nel cuore della città. La sempre più rapida conclusione delle operazioni di messa in sicurezza degli edifici del cuore della città antica e la conseguente, progressiva riduzione della zona rossa, sono anche finalizzate affinché questo obiettivo possa essere raggiunto in tempi ragionevoli”.
Secondo Cialente “è davvero significativo il fatto che questo percorso venga avviato da una delle maggiori istituzioni del capoluogo, l’università. Lavoreremo insieme – ha proseguito il sindaco – affinché, sfruttando anche l’ex dispensario, si possa trovare una soluzione adeguata anche per la residenza degli studenti. Al di là di questo, proprio nell’ottica del recupero funzionale del centro storico, mi auguro che il rettorato torni a Palazzo Carli. Così come dobbiamo impegnarci al massimo per fare in modo che il Comune torni a Palazzo Margherita e tutte le altre istituzioni pubbliche si insedino nelle loro sedi di un tempo”.
L’acquisto quasi integrale del complesso ex ospedaliero – alcuni anni fa l’università ne aveva già rilevato una parte dall’Asl, per insediarvi il polo umanistico – “colma – ha osservato ancora Cialente – il vuoto lasciato dall’accordo di programma sottoscritto dalla precedente amministrazione, che o è rimasto inattuato, perché impossibile da realizzare, o si è rivelato un vero e proprio fallimento. Ora, al contrario, proprio in ragione della brillante operazione portata a termine dall’università, si potrà intervenire sull’intera area, compresa viale Duca degli Abruzzi, con progetti razionali, fattibili e di qualità, che permetteranno non solo di portare a termine le operazioni di recupero post sisma, ma anche di promuovere un vero e proprio rilancio urbanistico, sociale ed economico della città intera”.
(Ndr) – Ci duole dover spegnere l’entusiasmo, ma è doveroso attenersi solo ai fatti. Difficile tornare in centro, visto che predominano sporcizia, trascuaratezza, e che manca persino qualche luce per respingere indietro le tenebre. Quindi, per primo torni in centro chi dovrebbe curare la città malata e ferita, pettinandole i capelli e tergendole le membra dolenti. Parliamo dell’amministrazione comunali, pur senza negare gli sforzi messi in campo fino ad oggi. Sono passati venti mesi e mezzo: qualcosa di più dovrebbe vedersi. Per finire la piccola e rimediata rotatoria di Gignano sono stati impiegati quasi tre anni!
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