Rugby, il calendario 2011
L’Aquila – Luci basse all’Auditorium della Carispaq, sul video scorrono le foto del backstage del calendario 2011, realizzato dal fotografo Roberto Grillo con il progetto grafico di Andrea Papa. La platea – ex giocatori neroverdi, rappresentanti della prima squadra, della formazione under 20 e della Polisportiva l’Aquila – è in silenzio. Corrono le immagini della Città così come è stata fissata nel mese di novembre 2010, l’Aquila com’è oggi, resa in maniera oggettiva dall’obiettivo fotografico: ci sono i musp e il progetto case, c’è lo stadio Fattori e quello di Acquasanta, il disastro della zona rossa e le rovine dei paesi limitrofi.
“Abbiamo voluto fortemente questo calendario in cui, grazie a Roberto Grillo, abbiamo ripercorso la storia del nostro club attraverso i volti e le maglie dei protagonisti di questi settantacinque anni emozioni. – ha affermato il direttore marketing Marco Molina – In questi venti mesi tante volte siamo stati nella zona rossa per documentare l’entità della distruzione, tante volte le testate interessate a incontrare L’Aquila Rugby hanno, per forza di cose, incontrato la Città”. Nell’introduzione che accompagna il calendario si legge La storia de l’Aquila Rugby è la storia di tante persone che hanno tenuto alto l’onore di una piccola Città di provincia, rappresentandolo ai massimi livelli. Oggi, L’Aquila Rugby continua ad essere simbolo e patrimonio di quella Città che dopo il sisma del 6 aprile 2009 è tristemente nota in tutto il mondo. “Il calendario porta con sé un chiaro segnale di unione tra L’Aquila e il rugby neroverde, con il passato e il presente che tendono una mano al futuro del nostro sport e, contemporaneamente, della nostra Città. È un messaggio importante e ringrazio davvero tutti i grandi ex giocatori per aver partecipato”.
“Ho accettato immediatamente l’invito della Società a realizzare questo calendario. – ha esordito Roberto Grillo – è stato il mio modo per riappropriarmi della Città: come professionista fotografo ho vissuto l’esodo mediatico seguito al sisma in maniera critica. L’idea è nata dalla foto del mese di ottobre: gli atleti del terzo e quarto scudetto posano sulle scale della Chiesa di San Pietro. Qui sono nato io – aggiunge Roberto emozionato – qui sono cresciuto. Quello che rimane dell’edificio alle spalle dei giocatori (descrive la foto del calendario) è ciò che resta della vecchia sede de L’Aquila Rugby (sono gli anni Sessanta). ”
“Si tratta di due simboli – aggiunge Andrea Papa, curatore dell’aspetto grafico del calendario – l’Aquila Rugby e L’Aquila Città: ciascuno ha bisogno dell’altro ”.
Nel calendario trovano posto anche gli atleti dei primi due scudetti in Piazza della Prefettura (settembre) e l’ultimo in Santa Maria Paganica (novembre). L’anno nuovo si apre con la prima squadra che ha alle spalle alcuni appartamenti del progetto case di Sant’Antonio: “l’attualità con l’attualità” ha spiegato Roberto Grillo. Segue lo Stadio di Acquasanta a fare da cornice ai giovani della Polisportiva L’Aquila e dell’under 20 (febbraio). Poi è la volta del musp con gli alunni attorno al capitano Maurizio Zaffiri (marzo). Il mese ormai più triste è dedicato al ricordo di Lorenzo Sebastiani “Per sempre nei nostri cuori. La maglia n.1 per sempre tua” recita la didascalia che accompagna la foto. Il mese di maggio con Paganica (Gianni Cicino, Alessandro Bottacchiari e Giuliano Rossi) apre la triade dedicata ai paesi dell’Aquilano: seguono Tempera (giugno) con i fratelli Alfonsetti e Serafino Ghizzoni e Coppito (luglio) con Luca e Lucio Pellicione insieme a Mario Capulli. Il mese di agosto è dedicato a Massimo Mascioletti: “l’atleta e l’allenatore per eccellenza non poteva non essere ritratto sulla panchina del Fattori” – ha commentato Grillo. Dicembre, l’ultimo mese del 2011, apre una speranza: un bambino piccolo con la maglia neroverde troppo grande per lui passeggia con il papà. Dove? Sotto i Portici de L’Aquila.
C’è un legame indissolubile tra l’Aquila e il suo sport … c’è un legame indissolubile tra il rugby e la vita … siamo stati duramente placcati, dobbiamo rialzarci … dicembre: padre e figlio passeggiano sotto i Portici … sarà questa la nostra prossima meta.
Non c'è ancora nessun commento.