L’Università torna nel centro storico


L’Aquila- (di Mardin Nazad) – Questa mattina, presso il Rettorato dell’Università degli Studi dell’Aquila, è stata illustrata l’acquisizione dell’ex complesso ospedaliero S.Salvatore (vecchio nucleo) da parte dell’Università.
“Noi siamo convinti che l’Università debba stare nella città dell’Aquila; per questo, abbiamo puntato fin dall’inizio a mantenere qui tutti i nostri corsi. Quando qualcuno ha pensato di spostarci sulla costa o addirittura a Carsoli noi ci siamo battuti per restare qui e ora abbiamo anche scelto un palazzo nel centro della nostra città. Non possiamo arrenderci ad un centro storico che è quasi una necropoli! La città dell’Aquila deve essere legata alla sua università” dichiara il Magnifico Rettore, Ferdinando Di Orio.
Con questo atto viene portato a compimento un progetto risalente alla fine degli anni ’90, quando quest’area venne inquadrata come un possibile sito universitario; ma “Come spesso accade in molte situazioni- specifica il prof. Pierluigi De Berardinis, prorettore delegato alla programmazione dello sviluppo edilizio di Ateneo- con il passare del tempo, dati i tempi lunghi, è stato abbandonato”
Il programma prevede l’ edificazione di 18500 metri quadrati, di cui 6000 saranno destinati alla nuova sede del Rettorato. La struttura, inoltre, sarà adibita per accogliere strutture di ricerca,strutture per attività connesse anche al dopo studio (spazi aperti per coinvolgere non solo gli studenti ma anche tutta la cittadinanza) e la Biblioteca, che al momento si trova a Bazzano.
L’acquisizione dell’immobile, tra l’altro l’unico munito di isolatori antisismici, ammonta ad una cifra di 9 milioni e 100 euro; al momento, sono già disponibili 4 milioni di euro provenienti dal Miur e 8 milioni del fondo regionale utilizzabili per avviare i lavori. Il costo complessivo è di circa 40 milioni. Per quanto riguarda la tempistica, il prof. de Bernardinis dichiara che “i tempi sono legati alla fase di progettazione e di affidamento dei lavori; la previsione è di 4 -5 anni, se riusciremo ad essere virtuosi e se il CIPE darà il finanziamento. Quella struttura doveva esserci consegnata nel 2007, ma è finita in amministrazione controllata perchè l’azienda incaricata dei lavori non aveva pagato i dipendenti; dopo il terremoto siamo riusciti a sbloccare questa struttura ma tutto è ancora in mano alla stazione appaltante che speriamo riuscirà a mantenere la scadenza.”
“In quell’area- aggiunge il Rettore- insiste anche un’altra nostra struttura, la sala congressi San Basilio, danneggiata dal sisma; vorrei che anche quella struttura splendida tornasse ad essere quello che era.”
Novità previste anche per il polo di Coppito e l’ex Optimes. Infatti, il blocco delle aule situate a Coppito, dovrebbe essere completato entro l’anno, ed entro l’inizio dell’anno 2012 gli studenti di Ingegneria torneranno a Roio.
“Vorrei sollecitare il Sindaco e la Regione per adibire un Casa dello Studente- continua il prof. Di Orio- Non sappiamo che fine abbia fatto il fondo di 16000 euro stanziato dal Miur con questa destinazione. Molti dicono siano stati utilizzati per altri scopi. Intanto i nostri studenti, oggi, dispongono solo di 200 posti letto alla caserma Campomizzi! E non solo, non abbiamo neanche mense e punti di raccolta. Non capisco perchè, per esempio, non è stata ancora attivata la struttura canadese a Coppito. Vorrei ricordare che un’universita con 8000 pendolari non può durare a lungo… È inammissibile.. Facciano delle scelte anche le istituzioni!”


21 Dicembre 2010

Categoria : Cronaca
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