“Mascia, consumatore di suolo pubblico”
Pescara – Scrive Paola Marchegiani, consiliera comunale: “L’11 luglio 2008 come assessore alla Cultura ed ai Parchi, ho emanato un atto di indirizzo in relazione al consumo di suolo pubblico; in tale atto veniva evitato il consumo di suolo provocato da superfici asfaltate, impermeabilizzate con betonelle, pavimentazioni e simili.
Non è così per l’amministrazione Mascia il cui dirigente al Servizio “VERDE” ha autorizzato in Viale Dei Pini di fronte al Parco Florida l’ex Caffè Cipriani a cementificare le aiuole antistanti il bar per la realizzazione di un gazebo.
In controtendenza con le linee guida dell’Unione Europea l’amministrazione Mascia si contraddistingue per la assoluta insensibilità verso il problema paesaggistico ambientale (come dimostra l’unico trattamento per le palme della città che ha portato alla distruzione di quasi tutti gli esemplari presenti).
Purtroppo questi comportamenti riducono il suolo fertile nella nostra città ad “isole” generalmente di piccole dimensioni, frammentate e in proporzioni residuali.
E’ con l’attenzione al particolare che inizia una rivoluzione in senso culturale e proprio dall’indignazione dei cittadini, che mi hanno avvertita su quanto sta accadendo, che noto la crescita e la sensibilità della nostra comunità verso il Verde, mentre non si percepisce un’adeguata presa di coscienza da parte dell’Amministrazione Mascia.
La moderna urbanistica sostenibile raccomanda il risparmio di suolo e di costruire recuperando suolo già costruito o compromesso.
Nel nord europa la tendenza che si registra è quella della lotta alla TECNOCROSTA e molti privati proprietari si associano per de-cementificare il perimetro delle proprie abitazioni esponendo così quanto più suolo possibile all’aria, per il ritorno alle sue funzioni ecologiche e naturali. Per questo il suolo libero residuo nel territorio comunale di Pescara è da ritenersi una risorsa preziosissima e come tale da salvaguardare: questo è vero per tutta l’Europa ma non per l’amministrazione Mascia”.
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