Disagi CASE, Manutencoop dice la sua


L’Aquila – (Immagine dal sito Manutencoop) – “STIAMO FACENDO IL POSSIBILE, VALANGA DI CHIAMATE” – Da Zola Predosa la Manutencoop Facility Management S.p.A. scrive: “In riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa locali in merito a disagi rilevati dagli inquilini degli immobili del Progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili) – dislocati nella provincia de L’Aquila – Manutencoop Facility Management S.p.A. precisa quanto segue: il call center, attivo per la segnalazione guasti agli impianti condominiali ha ricevuto solo nella giornata di sabato 18 dicembre, oltre 700 chiamate a fronte delle 40-45 ricevute in media giornalmente il sabato (+1600%). Trattandosi quindi di un picco di contatti eccezionale ed imprevedibile, i tempi di attesa per gli utenti sono risultati più lunghi del previsto. Manutencoop Facility Managment si scusa pertanto con i cittadini per il disagio patito e rende noto che già dalla giornata di domenica, 19 dicembre, il servizio è stato ulteriormente potenziato per poter dare riscontro in tempi più rapidi ad ogni segnalazione.
I guasti segnalati sono riconducibili alle caratteristiche di costruzione degli impianti. Il loro dimensionamento è risultato insufficiente a fronte delle rigide ed eccezionali temperature esterne registrate nel territorio aquilano in questi giorni. Il mancato funzionamento degli impianti stessi non è pertanto legato ad inadempienze o a mancanti interventi di manutenzione da parte di Manutencoop.
Manutencoop Facility Management sta comunque facendo tutto il possibile per predisporre gli interventi straordinari necessari alla riparazione dei guasti segnalati. Tutto il personale disponibile nell’area è, infatti, rimasto attivo a tempo pieno durante lo scorso week end, con l’obiettivo di far fronte senza indugio alle segnalazioni dei cittadini.
Il Gruppo Manutencoop Facility Management S.p.A. (“MFM”) è il principale operatore italiano e uno dei principali player a livello europeo del settore dell’Integrated Facility Management, ovvero l’erogazione e la gestione di servizi integrati, alla clientela pubblica e privata, rivolti agli immobili, al territorio e a supporto dell’attività sanitaria. In particolare, i servizi forniti dal Gruppo MFM si suddividono in due principali aree di attività: 1. Facility Management Services – servizi di gestione e manutenzione di immobili (igiene ambientale, servizi tecnico – manutentivi, cura del verde, servizi logistici, servizi ausiliari, gestione calore); 2. Specialty services – Laundering & Sterilization (“lavanolo” e sterilizzazione di biancheria e strumentario chirurgico a supporto dell’attività sanitaria), illuminazione, installazione e manutenzione impianti di sollevamento, project & energy management, gestione documentale, costruzioni edili, impianti antincendio e di videosorveglianza. Con oltre 16.000 dipendenti e un fatturato consolidato al 31 dicembre 2009 pari a oltre 1,1 miliardi di euro, MFM ha sede direzionale a Zola Predosa (Bologna), sedi distribuite su tutto il territorio nazionale ed è inoltre presente a livello europeo”.
(Ndr) – Grazie per la cortese precisazione, ma c’è da aggiungere qualcosa. Prima di tutto, la comprensione nei confronti di una popolazione stremata, provata oltre il sopportabile, sfinita da ritardi, attese, problemi, disservizi, disagi quotidiani, e quant’altro rende la vita più che difficile, amara. In secondo luogo la doverosa consapevolezza di chiunque lavori nella zona di trovarsi in un territorio freddo, tant’è che è noto anche ai più distratti che L’Aquila è una delle città più fredde in Italia. Tutto questo si doveva sapere e tenere in considerazione “prima” di fare case e impianti, del resto molto costosi sia le prime che i secondi, a quanto si sa. Se capita un disservizio, può essere un caso; se ne capitano decine e decine c’è qualcosa che non va, e la causa è a monte. Nessuno accusa la Manutencoop che è un’azienda seria e capace. Ma resta che centinaia di persone sono nei guai, al primo freddo. Sappiano tutti che nell’Aquilano temperature di -10 o -15 gradi sono fenomeni di tutti gli anni, magari non in autunno, ma cosa cambia? Qui nessuno ha il tempo e la possibilità di stabilire di chi è la colpa. Qui bisogna che la gente abiti quanto meno civilmente, altrimenti sarà un biblico esodo senza ritorno. E quindi la fine.


20 Dicembre 2010

Categoria : Dai Lettori
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