Il non-voto dilaga da Valle Aterno a Sulmona


tendopoli-sgiovanni1L’Aquila – L’astensione annunciata dal voto, per ora alle europee, poi si vedrà anche per altre consultazioni imminenti in provincia dell’Aquila, dilaga dall’Alta Valle dell’Aterno a Sulmona. Ieri sera molta gente ha partecipato alla fiaccolata di protesta nel centro della città peligna, culminata davanti ad una scatola con una fessura lunga e stretta. Come un’urna elettorale, ma tale non era: proprio il contrario. La gente, centinaia di persone, ha infilato nella fessura la scheda elettorale per le europee. Protesta contro l’isolamento, la crisi, la decadenza della città e dell’area peligna. Protesta anche contro L’Aquila grifagna e matrigna che viene incolpata di aver emarginato Sulmona, magari in un momento infelice che era neglio evitare: prendersela con il capoluogo ridotto in pezzi dal terremoto non è apparso a molti il massimo dell’eleganza e del buon gusto. Infatti, più d’un sindaco e d’un politico non ha condiviso. Ha condiviso invece la deputata Paola Pelino, in testa al corteo dei non votanti: e se facessero lo stesso anche nei suoi confronti? Strani atteggiamenti dei politici, che come diceva Longanesi sono spesso bravi a correre in soccorso… del vincitore. In questo caso, neppure del vincitore, diciamo del moto popolare.
Qualcuno ha spiegato che nessuno ce l’ha con L’Aquila, e che chiedere di cambiare provincia è solo una provocazione. Ma tant’è, le schede elettorali sono finite nello scatolone.
VALLE ATERNO – Protesta analoga, anche se ben diversa, nei centri danneggiati dell’Alta Valle dell’Aterno (Cagnano, Montereale, Capitignano) esclusi dall’elenco dei comuni terremotati, benchè lo siano anche al 40% in qualche caso, o addirittura più di altri che invece sono in elenco. I sindaci hanno tenuto un’assemblea a Cagnano, ribadendo: o ci includete o non votiamo. E le schede restituite sono state davvero tante, molte centinaia. Niente voto alle europee, ma dopo se ne parlerà ancora: ci sono le comunali e le provinciali, in provincia dell’Aquila, rinviate all’autunno o all’anno prossimo per i terremoti. Del voto europeo mancante potrebbero dolersi in pochi. Di quelli amministrativi in tanti: forse sarà il caso di pensare all’Alta Valle dell’Aterno e ai suoi terremotati dimenticati. (nella foto: una tendopoli a Cagnano: terremotati o no?)


05 Giugno 2009

Categoria : Politica
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