La pausa – Cenetta e pensierino della notte
CHE CENETTA… – Volete un suggerimento per una cenetta saporita e semplice? Due uova in olio e salsiccia a pezzettini, e due cucchiai di stracchino, possibilmente di quello nostrano. Cuocete il tutto come una frittata o uova strapazzate. Olio crudo e un pizzico di peperoncino. Accanto, cicoria strascinata in padella con aglio e peperoncino quanto basta. Pizza fresca aquilana e un bicchiere di vino rosso Montepulciano di etichetta pregiata. Volendo, anche due.
PENSIERINO DELLA NOTTE – Guardando cosa succede ad ogni nevicata con successive gelate, ripensiamo a tanti anni fa, quando nevicava davvero. E ai 17 sotto zero che a L’Aquila non erano poi tanto rari. Oggi si verifica il finimondo, scattano tutti gli apparati di soccorso, gli spazzaneve, le luci azzurre, i comunicati enfatici di eroismo lavorativo, la retorica di Stato alimentata dai giornali che parlano di “freddo polare” a 2 gradi sotto zero. Non sanno cosa sia né dov’è il polo… Allora, chi aveva la fortuna di possedere un’auto metteva le catene, punto e basta. E usciva imbacuccato. Gli studenti, se serviva, andavano a spalare la neve a 1000 lire al giorno. Sotto i portici (che non ci sono più) con l’amico Giorgio facevamo le 2 del mattino a sognare l’America che a lui piaceva tanto, a noi molto meno. A meno 12 gradi. La neve gelata svolazzava tra i vecchi lampioni, e in piazza Duomo si formavano lunghi candelotti di ghiaccio anche dal pene dei due uomini di bronzo delle statue. Le tette della statua alla Fontana Luminosa erano coperta da reggiseni di neve gelata. Oggi basta un po’ di freddo e due centimetri di neve per bloccare tutto. Chi sa dov’è Giorgio, forse corre per l’America – finalmente accontentato – sulle nuvole dell’Arizona. Se n’è andato in un caldissimo giorno d’estate. Senza salutare, ci mancherebbe altro. Avrebbe detto: “Ci vedemo, fra’ “.
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