Appalti G8, nel mirino il Federico II


L’Aquila – La Procura distrettuale antimafia ha definito nei giorni scorsi il filone d’inchiesta legato agli appalti per il G8 e la ricostruzione post-terremoto. Le indagini sono incentrate soprattutto sul consorzio Federico II. Secondo fonti investigative nei giorni scorsi gli inquirenti hanno bussato alla porta di Denis Verdini, uno dei coordinatori nazionali del Popolo della libertà, e Riccardo Fusi, il presidente dimissionario della Btp, impresa che fa parte del consorzio Federico II. Tra gli indagati figura anche il Presidente del Consorzio Federico II il quale non ha ancora ricevuto l’avviso, circostanza che fa supporre anche ad un possibile stralcio da parte del pm titolare dell’inchiesta, molto probabilmente per chiedere l’archiviazione. Il Procuratore capo della Repubblica Alfredo Rossini si è limitato ad un “no comment”. Le indagini vogliono provare, oltre all’abuso d’ufficio, anche la corruzione nell’ambito di presunti favori ottenuti nella realizzazione di opere dopo il sisma del 6 aprile 2009, ed è proprio questo reato che è stato contestato a Verdini e Fusi. Secondo l’accusa, Fusi e Barattelli, che insieme ad altre due imprese aquilane, Vittorini Emidio ed Equizi-Marinelli, dopo il terremoto hanno costituito il consorzio Federico II, sono riusciti ad aggiudicarsi appalti grazie ai buoni rapporti intrattenuti con personaggi politici nazionali, tra i quali Verdini. Sul caso si era ipotizzato anche un interrogatorio del Sottosegretario alla presidente del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, circostanza non pi� persrguita per carenza di indizi. Letta secondo alcune intercettazioni fatte dalla procura di Firenze che indagava sugli appalti del G8 della Maddalena e per i grandi eventi, avrebbe incontrato Fusi, Barattelli e Verdini. L’indagine nasce dalle intercettazioni contenute nell’inchiesta sulla “cricca” fiorentina e i presunti appalti pilotati da parte della Protezione Civile che scoppiò lo scorso mese di febbraio con diversi arresti di funzionari pubblici (tra cui Angelo Balducci, a capo del dipartimento delle Opere Pubbliche) e imprenditori (tra cui Diego Anemone e Pier Francesco Piscicelli), e l’iscrizione nel registro degli indagati dell’allora capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Al centro della vicenda aquilana la costruzione di un Musp, quello che ospita la scuola media “Carducci”.


17 Dicembre 2010

Categoria : Cronaca
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