Aperto anno accademico scuola GdF
L’Aquila – Il Comandante in Seconda della Guardia di Finanza, nonché Ispettore per gli Istituti di Istruzione, Gen.C.A Virgilio Elio Cicciò, nella giornata di ieri – riferisce una nota giunta oggi – ha ufficialmente dichiarato aperto l’Anno Accademico 2010/2011 della Scuola Ispettori e Sovrintendenti. Presenti molte autorità: la Dott.ssa Giovanna Maria Iurato (Prefetto dell’Aquila), il Dott. Antonio del Corvo (Presidente della Provincia), il Gen.B. Nunzio Antonio Ferla (Comandante Regionale della Guardia di Finanza), il Col. Savino Guarino (Comandante Provinciale dei Carabinieri), l’Ing. Eros Mannino (Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco), il Dott. Luigi Bettoni, (Direttore della Banca d’Italia, filiale di L’Aquila), e molti docenti civili dell’Istituto.
Nell’Istituto le attività didattiche e addestrative si combinano in un ottimale connubio per la formazione dei futuri ispettori e sovrintendenti del Corpo. La Scuola Ispettori e Sovrintendenti è oggi ufficialmente di livello universitario. Infatti, grazie all’Accordo con l’Ateneo Aquilano, gli allievi marescialli, al termine del loro percorso di formazione, conseguono la laurea in “Operatore economico d’impresa”. La “campana del dovere” ha fatto sentire i sui rintocchi dando inizio alla cerimonia.
A seguire, il coro degli allievi della Scuola ha intonato il “Gaudeamus igitur”, inno degli studenti universitari ormai dal 1959. Le sue note hanno accompagnato la cerimonia, dando risalto a tale aspetto della formazione.
La cerimonia è proseguita con la relazione introduttiva del Comandante della Scuola, Gen. B. Carmine Lopez, il quale con parole di ottimismo ha espresso la propria “soddisfazione nel constatare come questa Scuola, che e’ stata il centro dell’emergenza e dei soccorsi, stia riprendendo un poco alla volta la normalità tanto che in questo momento, rivolge la sua offerta formativa a 1560 frequentatori”. Il Comandante si è poi rivolto agli allievi, affinché “facciano tesoro del tempo trascorso sui banchi di questa Scuola e acquisiscano quei principi e quei valori che faranno di loro dei fedeli servitori dello Stato”. La presenza di allievi così numerosi alimenta per la città una speranza sempre più concreta di normalità.
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