Sindacati su Progetto Powecrop


Avezzano – I sindacati FAI-FLAI-UILA scrivono: “La vicenda apertasi nel 2005 con la decisione di chiudere lo Zuccherificio Sadam di Celano, a seguito di una riorganizzazione del mercato dello zucchero in sede europea, richiede una seria assunzione di responsabilità di tutti i Soggetti in campo, affinchè essa sia portata a soluzione condivisa in tempi brevi.
Tale vicenda è stata caratterizzata purtroppo da comportamenti non sempre limpidi. Ad oggi, è possibile riassumere la situazione nel seguente modo:
1. L’occupazione diretta dello Stabilimento Sadam era di circa 100 addetti, oggi dimezzata per effetto dei processi di mobilità volontaria;
2. L’occupazione stagionale dello Stabilimento, arrivata a toccare anche le 300 unità negli anni, è ad oggi, totalmente dimenticata, e non più sostenuta, se non marginalmente, da strumenti di ammortizzazione sociale;
3. La Società Sadam ha svolto quasi per intero l’iter autorizzativo per la costruzione di una centrale elettrica a biomasse di rilevanti dimensioni, ottemperando a tutte le prescrizioni legislative richieste ( salvo prova contraria ), mentre invece non ha svolto nessuna azione concreta per la realizzazione di un secondo intervento di riconversione che si sarebbe dovuto porre a beneficio dell’Agricoltura del Fucino, rendendo così particolarmente incerte le prospettive occupazionali e di reinvestimento sul territorio;
4. Le Associazioni agricole, invece di essere partner di filiera della Società Sadam, hanno scelto di cancellare la propria firma dai Protocolli sottoscritti, considerando diseconomico, per i loro associati imprenditori agricoli, mettere a coltura la biomassa vegetale necessaria all’alimentazione della centrale;
5. Le Istituzioni hanno, nel loro complesso, tenuto comportamenti dilatori e contraddittori, o contraddistinti dalla momentanea convenienza economico-politica nel giudizio sull’intervento di riconversione, costituendo, ad oggi, un oggettivo freno al realizzarsi di quanto da loro stesse precedentemente sottoscritto ( con l’eccezione del Comune di Avezzano che va invece a pieno titolo coinvolto ), senza con ciò apportare né una tutela reale alle popolazioni, né un beneficio agli operatori agricoli, e conducendo i Lavoratori sull’orlo del licenziamento, vista la scadenza della cassa integrazione al 31/12/2010.
FAI-FLAI-UILA de L’Aquila, ritengono essenziale aprire un tavolo di Trattativa, che si configuri come “Conferenza dei Servizi”, che assuma in tempi brevi soluzioni conclusive sulla vicenda, coinvolgendo tutti gli attori di questa vicenda, a partire dalle popolazioni coinvolte.
Gli Accordi di riconversione, sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali, sino ad oggi, non hanno mai consentito di analizzare il merito delle iniziative annunciate per far fronte alla dismissione dello zuccherificio di Celano: le legittime preoccupazioni delle popolazioni, e l’avvicinarsi del licenziamento dei Lavoratori, rendono questa analisi di merito indifferibile.
Nostro obiettivo, è che si realizzi pienamente la riconversione produttiva, con benefici per l’occupazione e investimenti per l’economia agricola del territorio, attraverso l’integrale tutela dell’ambiente circostante e la minimizzazione dell’impatto ambientale sul territorio.
Ciò può essere possibile attraverso alcune azioni:
• Realizzazione di un vero Accordo di Filiera, sostenuto anche attraverso le azioni del Piano di Sviluppo Rurale che, secondo le indicazioni europee, dovrebbe sostenere l’azienda agricola anche quale elemento di tutela ambientale, del paesaggio, e dell’assetto idrogeologico del territorio;
• L’Accordo di Filiera va tarato sulle effettive possibilità del territorio di dare alimentazione alla centrale, che dunque potrà avere una dimensione commisurata alla sola biomassa vergine di origine vegetale reperibile sul territorio: l’Accordo di filiera deve prevedere altresì che, in modo vincolante, si provveda a cura dei soggetti della filiera e della Centrale ad un rimboschimento permanente del territorio per una superficie pari almeno al 5% della biomassa utilizzata, ogni anno;
• Recupero immediato di ogni azione necessaria per la trasparenza tecnica della realizzazione dell’impianto, con formalizzazione di elementi di monitoraggio continuo a cura dei cittadini del territorio, e con impegno verificabile e vincolante al massimo abbattimento possibile delle emissioni in atmosfera, secondo le più moderne tecnologie disponibili; con impegno alla trasparenza per il trattamento dei residui derivanti dai processi di combustione della biomassa, e minimizzazione di ogni ricaduta negativa nell’uso del ciclo delle acque e dei reflui di lavorazione;
• Piano degli orari ( solo notturni ), degli approvvigionamenti di biomassa alla centrale;
• Formalizzazione vincolante a non trattare nell’impianto qualsivoglia biomassa assimilabile a rifiuti solidi urbani, o speciali, o tossici, o nocivi, con verifiche di monitoraggio a cura dei cittadini e delle Istituzioni preposte del territorio;
• Immediata cantierabilità della iniziativa di riconversione produttiva a servizio dell’agricoltura del Fucino, con un intervento concordato con le Associazioni Agricole del territorio e con le Organizzazioni Sindacali;
• Formalizzazione di un piano tariffario agevolato per l’energia elettrica e/o teleriscaldamento, a servizio degli insediamenti produttivi nel Nucleo Industriale di Avezzano, e della cittadinanza di Avezzano e comuni limitrofi;
• Formalizzazione di agevolazioni finanziarie nell’uso dell’energia per le Istituzioni comunali di Avezzano e dei Comuni limitrofi.
Questo, è un Documento aperto. Aperto all’apporto positivo delle Associazioni di Cittadini del Territorio e delle Associazioni Agricole in particolare. E’ un Documento che vogliamo porre al confronto con le Istituzioni del Territorio, e che vogliamo utilizzare quale piattaforma di confronto con la società Eridania-Sadam per il prosieguo della trattativa sindacale. Per difendere e riqualificare l’occupazione, per un positivo ciclo di investimenti sul territorio che ne rafforzino la vocazione produttiva nel Settore Agroindustriale”.


17 Dicembre 2010

Categoria : Economia
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